Due polli arrosto, farciti con panetti di hashish, portati in carcere al figlio a Bergamo da un 58enne di Cesano, hanno portato all’immediato arresto dell’autore del fatto, processato per direttissima e condannato agli arresti domiciliari per detenzione di droga, mentre per le armi, che gli sono state trovate in casa, competente è la Procura di Monza Brianza che sta procedendo.
L’episodio è avvenuto poco dopo le 13 di lunedì, 22 ottobre: appena gli agenti, durante i normali controlli ai pacchi destinati ai detenuti, si sono resi conto che nel cibo era nascosto qualcosa, hanno verificato, scoprendo sei panetti di hashish nascosti in tasche ricavate nella carne dei due polli, per un peso complessivo di 107 grammi. L’uomo non aveva altro con sé o in auto, ma a casa sua sono state trovate una pistola, diverse cartucce e una bomba a mano, anche se all’apparenza tutte a salve. L’uomo si sarebbe giustificato affermando: «Mio figlio mi aveva preavvertito che, se qualcuno mi avesse chiesto il favore di portare nel carcere del cibo, avrei dovuto farlo, consegnando poi a lui il tutto. E così è successo: sabato pomeriggio fuori dal carcere un marocchino mi ha dato la scatola coi polli e io l’ho portata dentro. Non era la prima volta che capitava». Il processo per droga è stato fissato al 22 novembre