Molte persone, per motivi lavorativi, non possono scegliere di andare in vacanza nel periodo estivo, per cui sono obbligati alle vacanze nei mesi di ottobre e novembre, scegliendo come meta un paese tropicale. Vediamo quindi quali sono gli accorgimenti per preservare la salute durante la permanenza in questi paesi.
Il problema più frequente è la “diarrea del viaggiatore”. Con la definizione “diarrea del viaggiatore” si fa riferimento a una sindrome caratterizzata da diarrea di variabile intensità che colpisce le persone in viaggio attraverso Paesi in cui le condizioni sanitarie sono precarie e in cui è possibile ingerire acqua o alimenti contaminati. È un evento molto comune: circa il 20-50% dei viaggiatori verso Paesi tropicali manifesta un episodio diarroico nel corso del soggiorno. Può essere provocata da batteri, virus o parassiti, anche lo stress del viaggio,il cambio di alimentazione ed il clima possono favorire questo tipo di diarrea. La terapia si basa sulla somministrazione di farmaci anti diarroici come la loperamide (imodium dissenten) , in caso di persistenza dei sintomi è consigliabile assumere per 6 giorni un antibiotico intestinale come la rifaximina (rifacol, normix), farmaci quindi che conviene mettere in valigia. Ma come sempre, più importante della terapia è la prevenzione, che consiste nel seguire alcune regole di igiene alimentare: evitare carni crude o poco cotte e latticini, bere solo acqua servita in bottiglie sigillate, evitare l’acqua del rubinetto e i cubetti di ghiaccio, usare acqua in bottiglia anche per lavarsi i denti. Utile un ciclo di fermenti lattici da assumere una settimana prima della partenza che rendono lìintestino più difficilmente aggredibile dai patogeni.
Ma esistono anche dei rischi sanitari più gravi che sono soprattutto la malaria e la febbre gialla. La malaria à una malattia ancora endemica in molti paesi tropicali, soprattutto se dalle coste ci si addentra verso l’interno. E’ provocata da un parassita chiamato “plasmodium” che viene trasmesso dalle zanzare del genere “Anopheles”. Si manifesta con febbre elevata, cefalea, brividi, vomito e mal di schiena. La prevenzione si attua innanzitutto cercando di evitare le punture delle zanzare, evitando di uscire tra il tramonto e l’alba, indossando pantaloni lunghi e maniche lunghe, indossando abiti chiari, evitando invece quelli scuri e colorati che attirano gli insetti. Spruzzare insetticidi a base di piretro nella camera ed anche sugli indumenti, spalmare sulla pelle prodotti repellenti per insetti. Utile anche una profilassi farmacologica che può essere praticata con 2 tipi di farmaci: il LARIAM e il MALARONE. Il dosaggio del Lariam è di una compressa alla settimana, iniziando una settimana prima della partenza e continuando durante la vacanza e fino a 4 settimane dopo il rientro. Il Malarone va assunto una volta al giorno iniziando 48 ore prima della partenza, continuando durante la vacanza e per 7 giorni dopo il rientro.
Altra malattia temibile che si può contrarre in alcuni paesi tropicali è la febbre gialla. Il virus della febbre gialla viene trasmesso all’uomo dalla puntura di zanzare appartenenti al genere Aedes. E’ ancora presente allo stato endemico in alcune regioni equatoriali e tropicali. La febbre gialla può manifestarsi con vari gradi di gravità. L’inizio è improvviso, con febbre accompagnata da brividi, dolori muscolari diffusi, senso di prostrazione, nausea e vomito. Nelle fasi iniziali della malattia si verifica un abbassamento del numero dei globuli bianchi del sangue (leucopenia) e sono possibili manifestazioni emorragiche e la comparsa di un colorito giallastro della pelle (ittero).
Fortunatamente esiste un vaccino molto efficace contro la febbre gialla.
Il vaccino specifico viene effettuato presso i centri autorizzati. Dopo la somministrazione del vaccino viene rilasciato dal centro un certificato internazionale di vaccinazione, che diviene valido 10 giorni dopo la data della vaccinazione (momento in cui inizia la sua efficacia), e rimane valido per tutta la vita ,senza necessità di richiami. Sono due le grandi zone geografiche in cui è obbligatoria la vaccinazione. La prima è rappresentata dagli Stati dell’Africa che si trovano immediatamente al di sotto del deserto del Sahara (come Senegal, Guinea, Sudan, Etiopia e Kenya) e dai Paesi dell’Africa equatoriale (come Congo, Uganda e Gabon).La seconda invece è costituita da gran parte dell’America meridionale, soprattutto Brasile e i Paesi immediatamente confinanti come Colombia, Perù, Bolivia e Paraguay.Nella maggior parte di questi Stati la vaccinazione per la Febbre gialla è obbligatoria: il certificato è richiesto tanto in entrata quanto in uscita da questi Paesi, e anche per il semplice transito. In alcuni di essi, anche se non è strettamente obbligatoria, la vaccinazione è comunque caldamente raccomandata.
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