Truffe e tentativi di truffa legati alla psicosi “legionella” in provincia di Bersci,a soprattutto nelle zone del sud della Provincia, dove si sono registrati alcuni casi di infezione da batterio “Legionella pneumofila”. La truffa si è concretizzata con furto di denaro e monili a cittadini indifesi e con limitate capacità di reazione causate dallo stato emotivo e dall’età.
I malviventi, solitamente due, si sono presentati presso abitazioni di persone anziane e, riferendo di essere dipendenti comunali o di aziende di fornitura idrica incaricati di effettuare campionamenti dell’acqua potabile, con vari raggiri hanno fatto riporre monili e denaro in posti “sicuri”, solitamente nel frigorifero, affermando di non volerli danneggiare con l’uso di soluzioni chimiche necessarie per testare l’acqua. Quindi, una volta riusciti ad attrarre l’attenzione delle vittime del raggiro con altri discorsi, si sono appropriati dei valori, allontanandosi rapidamente dalle abitazioni visitate. In queste ore il Comando provinciale dei Carabinieri di Brescia chiede di informare i cittadini che non sono previsti campionamenti in casa di nessuna natura e di invita a chiamare il numero di pronto intervento per qualsiasi dubbio in merito ed ogni qualvolta un presunto incaricato di pubblico servizio o presunto operatore delle forze dell’ordine dovesse presentarsi sulla soglia di casa e chiedere di entrare per svolgere verifiche. Ad oggi risultano circa 10 casi di truffa consumata o tentata di cui 5 nella bassa bresciana.