Da mercoledì 29 agosto e fino a domenica 2 settembre Darfo Boario Terme e la Valle Camonica ospitano i maggiori esperti al mondo dell’archeologia moderna per il convegno Ifrao 2018, che metterà sul tavolo i risultati di studi e ricerche degli ultimi anni.
E stata annunciata la presenza di 500 i ricercatori, esperti e relatori in rappresentanza di 56 associazioni federate Ifrao, provenienti da 50 Paesi di tutti i continenti. Saranno ben 35 le sessioni di studio e confronto in cinque giorni con un fitto programma di convegni e visite ai parchi archeologici nella nostra Valle dei Segni. La sede è il Centro Congressi di Boario. Tiziana Cittadini, direttrice del Centro Camuno di Studi preistorici, insieme alla Cooperativa “Le orme dell’uomo”, coordina il simposio di Boario Terme. Coinvolti anche enti pubblici e decine di sponsor privati che si sono impegnati per la realizzazione del convegno che è all’apice delle cultura mondiale dello specifico settore. Prima della comparsa sulla scena mondiale delle popolazioni assiro – babilonesi e degli egiziani c’erano popolazioni preistoriche che per 50mila anni hanno prodotto arte e comunicazione iconografica in tutto il mondo: questi segni, negli ultimi quarant’anni, sono riemersi regalando all’umanità un patrimonio straordinario. Segni incisi sulle rocce e disegni che per millenni sono rimasti nascosti nel buio delle caverne, o sotto strati di terra ed ora sono stati riportati alla luce e sono studiati. L’arte rupestre insegna che l’uomo ha sempre utilizzato i segni e le immagini come elemento caratterizzante della propria cultura. La Valle Camonica è ricolma di quest’arte e l’importanza delle scoperte le sono valse il primo sito rupestre nella lista del “Patrimonio mondiale dell’Unesco”.