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PIANCA

Scalata alla Pianca: domenica in scena la gara del Gs Orobie

Scatterà domenica 1 luglio alle ore 10.00 la Scalata alla Pianca. Gli atleti si sfideranno su un percorso di 12 km (prova maschile eccetto junior) e uno di 8 km (per tutte le altre categorie), quasi interamente su mulattiere e sentieri. La gara è aperta alle categorie Junior, Promesse, Senior e Master. La partenza avverrà come di consueto da San Giovanni Bianco, importante nodo della Valle Brembana, che conserva nel suo centro storico la fisionomia di una fortezza medievale situata all’incrocio fra l’antica via Mercatorum e la cinquecentesca strada Priula e nella cui Chiesa la leggenda narra che sia conservata la Sacra Spina della corona di Cristo.

Dopo una rapido passaggio in paese il tracciato proseguirà verso la pista ciclabile e quasi subito imboccherà la via Mercatorum, che dopo poche centinaia di metri di salita condurrà al piccolo borgo di Oneta, dove la tradizione individua la casa natale di Arlecchino e dove si respira un’atmosfera d’altri tempi percorrendo le anguste vie porticate. I nostri atleti proseguiranno quindi rapidi continuando a calpestare la via Mercatorum, giungendo in men che non si dica all’Oratorio di Sant’Anna, risalente al XV secolo e dopo essersi lasciati alle spalle brevi saliscendi, un paio di ponti e passaggi suggestivi, arriveranno all’antico borgo Cornello dei Tasso. Questo borgo ha legato il suo nome a quello della famiglia Tasso, che crearono quella che può essere definita una delle prime multinazionali europee. Detenne per secoli il monopolio del servizio postale in Europa, dapprima operando per conto della Serenissima, poi dello stato Pontificio ed infine dell’Impero Tedesco. Ad oggi presso il Cornello dei Tasso è possibile visitare il Museo dei Tasso e della Storia Postale, oltre che ammirare la struttura dell’antico borgo di montagna raggiungibile solo a piedi, inserito fra i Borghi più belli d’Italia, che si è conservata nei secoli grazie all’isolamento che conseguì all’abbandono della via Mercatorum da parte dei viandanti in favore della più agevole strada Priula, che correva sul fondovalle, a partire dal 1592. Da qui il nostro tracciato proseguirà in salita puntando dritto verso l’abitato di Camerata Alta, transitando di fronte alla Chiesa parrocchiale risalente al XVII secolo ed inerpicandosi su un’antica mulattiera che rappresenterà il punto più ripido dell’intero percorso, solo qualche centinaio di metri e la pendenza si farà nuovamente più dolce, dando spazio anche a brevi tratti pianeggianti utili per riprendere fiato, fino a giungere ad un altro luogo intriso di storia, la Chiesetta campestre del Bretto, già proprietà della famiglia Tasso, risalente al ‘500 ed interamente restaurata di recente, contiene importanti affreschi risalenti al ‘500, ‘600 e ‘800. Subito dopo ecco presentarsi di fronte ai nostri atleti l’ormai disabitato borgo del Bretto Basso, dove spicca l’antico palazzo Tasso con lo stemma della famiglia ancora visibile sulla facciata principale, un ramo della famiglia Tasso visse al Bretto dal ‘300 fino alla fine del ‘700, quando tutte le proprietà furono vendute.

Proseguendo con la salita ci avvieremo poi verso l’ultima tappa del nostro tracciato, la frazione Pianca, dove è posto il traguardo e che gli atleti raggiungeranno dopo circa 8 km dalla partenza e 450 metri di dislivello positivo. La gara si conclude così per le categorie donne, master 65 e oltre e junior maschile. Gli altri continueranno per altri 3 km: oltre il traguardo si effettuerà un giro ad anello con saliscendi che li riporterà sul traguardo al termine dei 12 km. La Pianca, antica frazione seminascosta dietro ad una collinetta, si presenta con le case addossate le une alle altre come nei borghi alpini più caratteristici e alle pendici delle maestose rocce del Monte Cancervo, il patrono è Sant’Antonio Abate protettore degli animali domestici e il 1 luglio in concomitanza con la Scalata alla Pianca verrà celebrata la festa della Madonna.

L’evento è organizzato dal Gs Orobie in collaborazione con il gruppo Amici delle Baite Cancervo Venturosa. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.gsorobie.it.


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