La chiusura del punto nascita dell’ospedale Locatelli di Piario è divenuta realtà con la delibera della Giunta regionale. Con Piario chiuderanno anche i punti nascita di Angera, Oglio Po e uno tra Gravedona e Chiavenna.
L’Assessore al Weolfare Giulio Gallera ha assicurato che «non è il preludio di una chiusura dei presidi ospedalieri, né l’anticamera di un loro depotenziamento»… anzi «saranno messe in campo, anche con il coinvolgimento delle istituzioni locali, azioni per implementare i servizi e rispondere ai reali bisogni del territorio». Secondo la procedura delineata dalla Regione, ora le Asst dovranno mettere a punto la riorganizzazione dei servizi con l’implementazione dei consultori e modelli di integrazione territorio-ospedale e si sta studiando una riorganizzazione che si basa sul potenziamento e mantenimento dei servizi resi durante la gravidanza e il puerperio e presuppone unicamente la dislocazione del luogo del parto per garantire qualità e sicurezza alle madri e ai neonati. Piario dunque chiuderà il punto nascite che era riferimento per tutta l’alta Val Seriana e la Val di Scalve anche se gli amministratori locali continueranno a cercare di salvare il salvabile.