Il Tar di Brescia ha concesso la sospensiva parziale chiesta da alcuni costruttori edili e dall’Ance, il Collegio costruttori di Brescia e provincia contro i provvedimenti del Comune di Temù per l’appalto dei lavori di miglioramento e messa in sicurezza delle due strade agro-silvo-pastorali Villa Dalegno-Balza e Mezzullo nel comune di Temù.
L’amministrazione comunale aveva escluso le ricorrenti dalla procedura perché prive delle qualifica di cooperative forestali e aveva riservato a queste ultime la partecipazione agli appalti (rispettivamente con una base d’asta di 201mila euro e 175mila euro). Le imprese edili ricorrenti lamentavano anche il superamento della soglia di 190mila euro annui, prevista come limite agli affidamenti delle cooperative forestali. I giudici del TAR hanno parzialmente accolto il ricorso infatti, se per alcune tipologie di appalti è legittima la clausola di riserva a cooperative forestali, invece non è così per i 190mila euro. Nell’appalto con importo a base d’asta superiore a 190mila euro, si legge nel dispositivo, la clausola di riserva è illegittima e deve essere cancellata. Nell’altro appalto la clausola di riserva è invece legittima, però non si potrà procedere all’aggiudicazione qualora l’impresa vincitrice risulti già aggiudicataria di un appalto che sommato comporti il superamento della soglia dei 190mila euro. Ora l’udienza di merito è stata fissata per il 23 maggio.