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Due sacerdoti assolti per il crollo della croce di Cevo

Al termine del processo con rito abbreviato, nella giornata di mercoledì 21 febbraio sono stati assolti dall’accusa di omicidio colposo «per non aver commesso il fatto» Mons. Ivo Panteghini e don Santo Chiapparini, rinviati a giudizio per il crollo della Croce del Papa sul Dosso dell’Androla a Cevo, avvenuto il 24 aprile 2014, dove morì il 21enne Marzo Gusmini.

I dei sacerdoti, unici sui sei complessivi coinvolti nel secondo procedimento, avevano scelto riti alternativi al dibattimento. Il giudice ha accolto la richiesta di assoluzione formulata dal PM che ha sottolineato come i periti non siano stati in grado di retrodatare lo stato dell’opera al periodo in cui i due sacerdoti ricoprivano l’incarico di componenti dell’associazione Croce del Papa. Richiesta di assoluzione che era stata avanzata anche dal difensore. Proseguirà invece il prossimo 5 marzo il processo in dibattimento nei confronti di Marco Maffessoli, presidente dell’associazione Croce del Papa, il direttore dei lavori Renato Zanoni, don Filippo Stefani, Elsa Belotti e Bortolino Balotti, questi tre ultimi membri dell’Associazione Croce del Papa. Al termine del primo processo aveva patteggiato la pena di un anno e due mesi il sindaco di Cevo Silvio Citroni, mentre il tecnico del Comune Ivan Scolari era stato condannato ad un anno. Assolto con formula piena l’ex primo cittadino Mauro Bazzana, Sindaco di Cevo nel periodo in cui la croce venne eretta. Proprio nell’ambito del primo procedimento la famiglia di Marco Gusmini era stata risarcita in virtù di un accordo extragiudiziale del valore di 700mila euro, devoluta in beneficenza. Nel frattempo, però, l’iter giudiziario aveva preso la propria strada e si sta dipanando in questi giorni.

 

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