Una nevicata quasi improvvisa, della durata di circa 3 ore, ha caratterizzato la notte tra sabato e domenica, mentre già dalle prime luci dell’alba le cime più alte cime erano caratterizzate da un forte vento dai quadranti nord-est, nord-ovest che ha alzato alte colonne di neve depositandola in forma di cornici sulle creste che delimitano i versanti.
E il vento è stato protagonista in montagna per l’intera giornata di domenica: sulle Orobie è arrivato a soffiare fino a 140 chilometri orari, con qualche disagio anche nei comprensori sciistici, sia in Valle Seriana che in Valle Brembana. Nel pomeriggio, a causa del forte vento, la stazione del Monte Pora ha deciso di chiudere in anticipo la parte alta degli impianti, garantendo comunque l’apertura della seggiovia del Termen e quindi la possibilità per gli utenti di continuare a sciare sulle piste del comprensorio. Agli Spiazzi di Gromo verso le 16 sono stati chiusi in anticipo gli impianti più alti; stessa scelta anche a Lizzola dove sono stati fermati gli impianti alti del rifugio Mirtillo dalle 14 in poi. Sul versante brembano ai Piani di Bobbio seggiovie più alte chiuse da metà mattina, il resto ha funzionato a intermittenza, sempre aperta invece la seggiovia di Valtorta. A Foppolo la seggiovia Valgussera ha funzionato a singhiozzo. La Sala operativa della Protezione civile della Regione Lombardia ha emesso il codice arancione con avviso di criticità 9, per il rischio valanghe nelle zone 12 (Retiche occidentali, province di Como e Sondrio), 13 (Retiche centrali, provincia di Sondrio) e 14 (Retiche orientali, (province di Brescia e Sondrio), a partire dalle 13 domenica 21 gennaio e fino a prossimo aggiornamento. L’avviso vale anche come segnalazione del livello di attenzione (codice giallo) per le zone omogenee 15 (Adamello, provincia di Brescia), 54 (Orobie centrali, (province di Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio) e 56 (Orobie occidentali, province di Como e Lecco).