Si è celebrata nella mattinata di giovedì 11 gennaio a Brescia la prima udienza che vede imputato l’ex-parroco di Corna e Bessimo Don Angelo Blanchetti, accusato di violenza sessuale a danno di un minorenne.
I fatti sarebbero avvenuti nel 2015 e all’epoca il ragazzino aveva 14 anni. Il 13 ottobre scorso si era tenuta l’udienza preliminare davanti al giudice Alessandra Sabatucci che aveva accolto la richiesta del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani. In quella sede in processo era stato rinviato all’11 gennaio e così è avvenuto. Dall’udienza di ieri, pur tra molti comprensibili riserbi e cautele, dovute alla delicatezza dell’argomento ed al coinvolgimento di un minore e di un sacerdote, sono emersi alcuni fatti tecnici. Innanzitutto sarebbe stato raggiunto un accordo risarcitorio concordato davanti al giudice Roberto Spanò e che nei prossimi 90 giorni dovrà essere onorato. L’accordo dovrebbe essere a spese della Diocesi, parte civile nel processo, e prevede un aiuto alla famiglia, con un sostegno economico vincolato al futuro scolastico del ragazzo e un aiuto ai genitori. Quanto sopra potrebbe essere parte di una più ampia strategia difensiva che prevede una particolare attenzione del tribunale quando le parti abbiano raggiunto un accoro risarcitorio. Quindi l’udienza del 24 aprile potrebbe prevedere il rito abbreviato, per il quale è prevista, in caso di condanna, lo sconto di pena del 30%. Fatto, questo, che non significa una qualsivoglia ammissione di pena, bensì l’utilizzo di strumenti di legge per accelerare processi e arrivare a sentenze che consentano agli imputati scelte difensive ulteriori. Silenzio e massimo riserbo da parte degli avvocati Paolo Botticini che difende Don Angelo Blanchetti, Ilaria Confortini che rappresenta la Diocesi di Brescia e Gianfranco Bertussi, che rappresenta la famiglia del ragazzo. Martedì 24 aprile si celebrerà dunque la seconda udienza del processo dalla quale si potrà capire di più sull’orientamento del Tribunale.