“Lo stanziamento è incrementato di 500mila euro per il 2018 e di 1milione di euro per il 2019, per lo svolgimento delle attività di cui alla legge del 21 marzo 2001, n° 74”. È il testo dell’emendamento approvato oggi dalla Camera dei Deputati, a sostegno delle attività del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. L’emendamento, il numero 365 bis, è stato presentato a firma degli Onorevoli Roger De Menech, Enrico Borghi, Mino Taricco e Federico d’Incà.
“Ancora una volta lo Stato e le istituzioni hanno dimostrato di essere vicine al Soccorso Alpino e Speleologico, alla montagna, ai cittadini che hanno bisogno d’aiuto con atti di protezione civile”, dichiara Maurizio Dellantonio, il presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. “L’incremento dei fondi a nostra disposizione per i prossimi due anni arriva al termine di un anno molto particolare, dove abbiamo affrontato importanti emergenze nazionali, fra queste il terremoto del Centro Italia e la valanga di Rigopiano, che hanno impegnato centinaia di nostri uomini”. “Il Soccorso Alpino e Speleologico – prosegue Dellantonio – è sempre più un fondamentale attore sociale per la nostra Nazione: il Parlamento ha recepito le nostre istanze e numerosi esponenti della Camera e del Senato sono stati attivamente al nostro fianco. A loro va il mio personale ringraziamento”.
Nell’ultimo biennio (2016/2017) il CNSAS ha svolto sull’intero territorio italiano oltre 16 mila missioni di soccorso, che hanno portato al salvataggio – e a volte purtroppo – al recupero delle salme di 17.300 persone.
Dal 1997 al 2001 il Soccorso Alpino e Speleologico ha operato 42.366 soccorsi, mentre dal 2002 al 2016 i soccorsi sono aumentati fino a raggiungere la cifra di 93.112, pari al 119,86%. Le persone soccorse, da 49.799 sono arrivate a 97.212: un numero pari al 95,2% di crescita. Nel medesimo periodo il personale CNSAS impegnato è cresciuto dall’89%: un esercito di tecnici altamente preparati, al servizio della cittadinanza. (foto YURI BARUFFALDI)