Sono 32 le “bandiere del gusto” conquistate dai prodotti agroalimentari tipici in provincia di Bergamo, su un totale regionale di 248. E’ quanto emerge dal nuovo censimento 2017 degli oltre 5mila prodotti ottenuti secondo regole tradizionali, consolidate da almeno 25 anni, presentato dalla Coldiretti per l’anno internazionale del cibo italiano nel mondo proclamato per il 2018.
A dominare la classifica son i formaggi – ben 18 -, un risultato che conferma la consolidata tradizione casearia bergamasca. Seguono le paste fresche, pani e dolci con 5 prodotti, quindi si piazzano le carni fresche e trasformate con 4 prodotti. “Si tratta di un vero e proprio tesoro gastronomico – sottolinea Coldiretti Bergamo – che sta a dimostrare come il lavoro di generazioni di agricoltori ha dato vita a vere e proprie eccellenze dall’identità unica, che rispecchiano la ricchezza della biodiversità del nostro territorio e delle nostre trazioni rurali”.
Ricca e variegata la lista delle specialità orobiche: si va dai cotechino della bergamasca al salame della bergamasca, dai Bertù agli Scarpinocc, dalla torta del Donizetti alla polenta e uccelli dolce, dal miele al burro. Tra i formaggi oltre ai più conosciuti come il Branzi e lo stracchino Bronzone ci sono anche i più rari come il Bernardo e la torta orobica. “Questi prodotti – evidenzia Coldiretti Bergamo – sono strategici anche perché rafforzano l’offerta turistica del nostro territorio. Un dato di cui bisogna tenere sempre più conto visto che un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia è destinato alla tavola, per il consumo di pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche”.
L’Italia è ormai riconosciuta come il Paese della buona cucina, una motivazione che guida la scelta a visitarla per quasi 1 straniero su 4 (23%), come emerge da una ricerca Ipsos per Enit.. “La costante crescita di interesse da parte dei turisti per il food and wine ci viene confermata costantemente dai dati che ci arrivano dalle nostre ricerche. Il cospicuo lavoro svolto come East Lombardy- Regione Europea della Gastronomia, che ha portato ad evidenziare l’offerta di qualità dei nostri territori e a farla conoscere a livello nazionale ed internazionale, sarà prezioso per il 2018, che Mibact, Mipaaf e Enit hanno indicato quale Anno del Cibo Italiano” afferma Roberta Garibaldi, direttore scientifico di progetto.