4,6 milioni di euro: è il totale dell’investimento 2018 previsto dal Comune di Bergamo su parchi e giardini pubblici in città. Moltissimi interventi, soprattutto nei quartieri (anche grazie ai cantieri del progetto Legami Urbani), lavori ai quali corrisponde uno sguardo profondamente mutato, nel tentativo di armonizzarsi e dialogare con il contesto urbano e sociale delle diverse aree della città. Prendiamo ad esempio il parco Baden Powell di Celadina che diventerà un parco inclusivo, nel senso che sarà realizzato pensando soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, disabili e ipovedenti, senza creare ad esempio dei giochi riservati ad alcuni ma accessibili a tutti. Una rivoluzione rispetto all’uso precedente, con una sequenza di attrezzature progettate ad hoc dall’architetto Matteo Casari e pensate per creare un percorso continuo in tutto il parco che sarà completamente rinnovato.
Ultimo intervento alla Celadina, nel parco di via Pizzo Scais che dà su via Daste Spalenga, un’area verde al momento chiusa per problemi di sicurezza della grande struttura in legno che si trova al suo interno: il progetto è stato riaffidato al progettista originale Angelo Colleoni, che ha previsto un’opera di consolidamento statico che ne consentirà la riapertura. Altro intervento davvero rilevante riguarda il quartiere della Malpensata, con un progetto della paesaggista Lucia Nusiner che interviene sull’area di via Mozart e che si caratterizza per l’utilizzo del legno: qui verranno realizzati un parco avventura, all’interno del cosiddetto “bosco”, un’area cani che prenderà il posto dello spiazzo sterrato oggi adibito a parcheggio abusivo, e un orto comunitario assegnato all’Opera Bonomelli. In particolare il parco avventura verrà realizzato collegando le alberature del bosco con delle passerelle, inserendo anche elementi innovativi come delle piattaforme in legno a livello del terreno dove potersi sedere o sdraiare; l’area cani (con percorsi innovativi in città per aree del genere) sopperisce invece alla duplice mancanza di uno spazio simile nel quartiere e alla necessità di presidio della zona (oggi a fondo chiuso ma in futuro collegata a via Autostrada tramite una nuova ciclabile) ; mentre l’orto garantirà una maggiore inclusione sociale anche per persone con difficoltà motorie, con cassoni coltivabili sollevati da terra.
Progetto coprogettato dal quartiere e dall’architetto paesaggista Luigino Pirola è invece quello di Boccaleone che consiste in diversi interventi puntuali (sulle alberature, i percorsi, gli arredi, ecc..) nei giardini delle Rane, ex Flamma, di via Capitanio-via Boccaleone, alle Clarisse, di via Pollack, di via Bramante e della Cascina Alberta: qui il filo conduttore sarà la storia agricola del quartiere rappresentata dalla presenza del pioppo cipressino, accompagnato da una segnaletica che racconterà la storia di questi luoghi.
Altri due cantieri pronti a partire sono nel quartiere Carnovali. La prima area è in via Spino, quasi un ettaro di verde dietro alla Coop di via Autostrada. Il progetto, realizzato dall’architetto paesaggista Ivana Lacagnina, prevede la realizzazione di 20 orti comunitari, che si caratterizzeranno per la coltivazione a cumulo. Ogni modulo avrà una pianta da frutto che lo caratterizzerà. La metodologia di coltivazione, messa a punto dalla Scuola Agraria di Monza, è innovativa e sostenibile. Il parco prevede non solo orti, ma anche uno spazio verde che consentirà ad esempio di praticare attività come lo yoga, ospitare iniziative culturali, come il cinema all’aperto. Il viale sarà un luogo di scambio, con mercatini ed altre attività. Una piazza verde prenderà vita in uno spazio di terra ora inutilizzato, tra il campo di calcio e l’oratorio, tra via Spino e Carpinoni. Qui l’architetto paesaggista Simone Zenoni, creerà un passaggio pedonale tra via Carpinoni e via Caldara, per collegare spazi centrali del quartiere. L’area avrà un parterre verde, alberi da frutto e filari di pioppi cipressini. Da qui si potrà assistere alle partite del campo di calcio. È nel cuore del quartiere, collega l’area anziani con l’oratorio e la palestra, per questo l’intervento è strategico. Sarà installato anche un nuovo grande gioco che punta molto sulla fantasia.
Intervento di grandissima importanza per il quartiere sarà anche quello sul giardino di via Codussi: frutto di un lungo percorso di partecipazione con le rappresentanze della scuola Alberico da Rosciate e la rete sociale, l’area verde sarà ripensata in funzione dell’uso che ne fanno prevalentemente i bambini delle scuola che la utilizzano come fosse il giardino della loro scuola. Due interventi invece di ingegneria naturalistica, rispettivamente nell’area verde di via Mascagni e a Longuelo e al Parco della Trucca, nella zona ora occupata dai giochi per i più piccoli. A Longuelo il Comune interverrà con un innovativo sistema di drenaggio delle acque: un alveare in materiale plastico sarà posto 50cm sotto il terreno per consentire all’acqua di disperdersi progressivamente e direzionarsi poi verso gli scarichi, impedendo quindi che ristagni. Il giardino presenterà una piazza verde inclinata, circondata da alberature e movimenti del terreno, un spazio anche di connessione, funzionale anche all’adiacente scuola elementare Cavezzali.
Novità importanti anche per quello che riguarda i problemi idraulici che si sono verificati nel parco della Trucca: è infatti previsto un intervento di riconfigurazione del terreno in corrispondenza dell’attuale area giochi (che sarà ricollocata), creando un “bacino di calma” in grado di proteggere il vicino condominio in caso di violenti nubifragi. Abbassando il terreno sarà possibile prevenire eventuali disagi, consentendo all’acqua di raccogliersi in un punto lontano dalle abitazioni per poi defluire senza arrecare danni. Saranno poi sistemate la vegetazione e spostata l’area giochi, venendo incontro alle richieste degli stessi residenti.
Il 2018 sarà, tra le altre cose, l’anno in cui il Comune di Bergamo riqualificherà completamente il giardino e l’area esterna della scuola elementare e media “Ghisleri”: la scuola di via Cappuccini è dotata di un ampio giardino con grandi piante, ma l’erba è ormai diventata rada e le radici delle piante sono quasi tutte in evidenza, rendendo impraticabile il prato. L’intervento prevede la creazione di aiuole contornate da cordoli e la risemina del prato. Si interverrà anche sui vialetti, attualmente in asfalto in stato deteriorato: verranno ridisegnati in modo da poter creare aree con panche e panchine utili ad attività didattiche oltre che all’uso ricreativo.
Infine l’antipasto di uno degli interventi forse più belli e previsti prossimamente in città: si tratta del collegamento tra Colognola e Grumello del Piano. Un collegamento pensato attraverso una fascia di oltre 10 metri di vegetazione che darà vita ad una sorta di “strada naturale” fruibile e percorribile a piedi, in bicicletta e che naturalmente sarà accessibile anche ai mezzi agricoli. Ci vorrà più tempo per vedere realizzato il progetto complessivo, visto che vi sono alcune aree da espropriare ma si tratta di un tassello importante in vista del prossimo accorpamento del Parco Agricolo Ecologico nel Parco dei Colli. Si inizierà già a vedere qualcosa nel 2018 grazie a un primo intervento che vedrà la formazione di un’area umida e di frutteti e che saranno realizzati grazie al co-finanziamento di un bando Cariplo con la partecipazione attiva dei quartieri di Grumello al Piano e di Colognola.
“Una rivoluzione nel modo di pensare agli spazi verdi cittadini – sottolinea Leyla Ciagà, assessore all’ambiente del Comune di Bergamo – è quella che si prospetta nel 2018 in città e soprattutto nei quartieri, con una filosofia diversa riguardo la progettazione e la fruizione dei giardini e dei parchi pubblici di Bergamo. Uno sguardo che denota un’attenzione particolare al dialogo con le aree limitrofe e circostanti e con la volontà di rendere peculiare ogni spazio verde oggetto di intervento. Lavoriamo per realizzare spazi di qualità in tutta la città, ben sapendo quanto i giardini e le aree verdi concorrano a migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini, e cerchiamo di farlo con uno sguardo integrato, che abbraccia tutta Bergamo, e attraverso l’apporto di professionisti paesaggisti in grado di proporre idee fortemente innovative.”