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Regione Lombardia e Regione Emilia Romagna hanno inviato una lettera all’Istituto Zooprofilattico di Brescia nella persona del suo Direttore e per conoscenza al Ministero della Salute ed al Presidente del Cda

La lettera recita testualmente: «Facendo seguito alla nota del Segretario generale della giunta regionale della Lombardia – con tanto di numero di protocollo – del 5 aprile 2016, si comunica l’avvio di un’attività di sorveglianza amministrativa, in accordo con la Regione Emilia Romagna, in merito ad alcuni presunti comportamenti illeciti asseritamente posti in essere nell’ambito dell’istituto Zooprofilattico, segnalati con alcuni esposti». Il protocollo della lettera cita il procedimento come “Attivazione sorveglianza amministrativa sull’attività dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna”. In sostanza, l’Istituto è finito nel mirino dell’unità anticorruzione regionale, costola dell’Anac nazionale. Per quanto riguarda le analisi del latte nello specifico, la Regione chiede delucidazioni su regolamenti e manuali «per l’esecuzione delle attività di controllo ufficiale e per l’esecuzione delle attività in autocontrollo», vale a dire tutte le analisi eseguite per conto dei privati a pagamento. Ma gli accertamenti prevedono anche la verifica dei tariffari e l’elenco delle imprese controllate ( in autocontrollo e in regime ordinario, per il 2014 e il 2015). Lombardia ed Emilia Romagna intendono verificare anche i controlli effettuati sulla Italcarni negli ultimi 5 anni, gli esiti di eventuali accertamenti del Nas e i regolamenti volti a prevenire eventuali conflitti di interessi nello svolgimento delle attività in regime di autocontrollo o di controllo ordinario. Seguono la gestione della foresteria, l’elenco delle convenzioni in vigore, altri specifici incarichi – relativi a un concorso bandito dal 2015 per il profilo di un collaboratore tecnico professionale addetto ai servizi di laboratorio, ma anche ai compensi erogati al personale dipendente a titolo di gettone di presenza per la partecipazione alla commissioni esaminatrici negli ultimi cinque anni. La prima segnalazione conta invece 4 punti per 22 accertamenti, che vertono sulla gestione del parco auto, il conferimento di altri incarichi nello Zooprofilattico – un veterinario compreso – l’assegnazione di un paio di borse di studio, l’assunzione di un operatore tecnico. Sotto la lente: le candidature e i criteri di scelta, al fine di verificare eventuali favoritismi o «nepotismi» nella gestione del personale. I documenti richiesti dovranno essere resi disponibili entro il 6 maggio per consentire “le necessarie verifiche”.