(Adnkronos) – “Il passaggio da una concezione di economia circolare in senso ambientale ad un concetto di economia circolare in quanto economia è la direzione corretta da intraprendere, un cambio di visione che impatta molto sulle risorse che devono essere mobilizzate e, quindi, il ruolo della finanza in questo senso è fondamentale”. Così Claudio Zara, professore e ricercatore del dipartimento di Finanza e centro di ricerca green dell’università Bocconi di Milano, in occasione dell’evento con cui Cariplo Factory e Intesa Sanpaolo Innovation Center hanno rinnovato la partnership per il Circular Economy Lab. “La trasformazione circolare non è importante solo per l’economia reale ma rappresenta un’opportunità anche per la finanza – aggiunge Zara – C’è poi il concetto di doppia materialità: essendo l'economia circolare appunto economia, essa è in grado di realizzare sia una materialità finanziaria di primo livello, dove ci sono azionisti, mercati e rendimenti da generare che, nel contempo, anche una materialità di secondo livello per gli stakeholders. L'economia circolare diventa quindi uno strumento di accelerazione degli obiettivi ambientali e sociali, anche dell'agenda dei policy makers”. La trasformazione dell'interpretazione dell'economia circolare impatta sulla mobilitazione dei capitali: “Quando trasliamo una visione da ambientale, e quindi limitata, a paradigma economico si moltiplicano le opportunità. Possiamo dunque capire l’importanza che gioca il sistema finanziario nel far sì che questi obiettivi possano diventare realtà. A questo proposito vorrei evidenziare anche il ruolo che finora ha svolto Intesa Sanpaolo: con il circular economy plafond ha già erogato 13 miliardi di euro, una cifra considerevole e che rappresenta un impegno unico”. In conclusione, il professore dell’università Bocconi ha puntato i riflettori sul legame tra implementazione della circolarità e riduzione del rischio per le imprese: “Maggiore è la circolarità minore è il rischio dell’azienda. Alla crescita di un punto della circularity score (il punteggio di circolarità) abbiamo una riduzione del rischio di credito dell’azienda ad un anno del 6,5 % rispetto al rischio di partenza. Ciò fa capire come andare verso una traiettoria circolare non ha una rilevanza solo ambientale ma innanzitutto economica”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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