Nel pomeriggio di venerdì 13 ottobre, si è svolto in Prefettura, in collegamento dalla Sala di Protezione Civile di Via
Tasso, un webinar informativo sui Documenti di Protezione Civile (DPC) delle Dighe della Val
Brembana rivolto principalmente ai Sindaci dei Comuni interessati dal cd. “rischio diga” ed ai Comandi
ed Enti deputati alla gestione dell’emergenza.
L’iniziativa, nell’approssimarsi del centenario del crollo della Diga del Gleno (1° dicembre 1923), che ha
coinvolto le Comunità della Val di Scalve e della Valcamonica, e a distanza di pochi giorni dal
sessantesimo del disastro del Vajont (9 ottobre 1963), si colloca nell’ambito degli eventi organizzati in
occasione della Settimana Nazionale della Protezione Civile (9-15 ottobre 2023).
All’apertura dei lavori, il Prefetto di Bergamo, Giuseppe Forlenza, dopo aver ringraziato per la proficua
collaborazione l’Ufficio Tecnico per le Dighe di Milano, la Regione Lombardia – Direzione Generale
Sicurezza e Protezione Civile, l’Ufficio Territoriale Regionale di Bergamo e i gestori delle dighe Enel
Green Power s.r.l. ed Italgen S.p.A., ha sottolineato che: “Seppur la presenza di una diga sul territorio
viene spesso percepita come un potenziale pericolo sul territorio soprattutto in occasione di eventi
atmosferici che, purtroppo, sempre più frequentemente sono di particolare intensità, la stessa costituisce
al contempo una indiscutibile ricchezza per l’intera comunità, in grado di raccogliere rilevanti quantità
di acqua da utilizzare per la successiva produzione di energia elettrica senza impattare sull’ambiente”.
I Documenti di Protezione Civile, il cui aggiornamento è stato approvato dal Prefetto Giuseppe Forlenza
lo scorso 11 ottobre, costituiscono uno strumento fondamentale per la sicurezza degli impianti e dei
territori che li ospitano, indicando in particolare: le condizioni per l’attivazione del sistema di protezione
civile, la gestione delle comunicazioni e delle procedure tecnico-amministrative da attuare in caso di
“rischio-diga”, ovvero di eventi temuti o in atto che coinvolgano l’impianto di ritenuta, o una sua parte, e
che sono rilevanti per la sicurezza della stessa diga e dei territori a valle; le procedure nel caso di “rischio
idraulico a valle”, riguardanti l’attivazione degli scarichi della diga con portate, per l’alveo di valle, che
possono comportare fenomeni di onda di piena e rischio di esondazione.
Con l’approvazione degli 11 documenti di protezione civile – che costituiscono anche il quadro di
riferimento per la redazione dei successivi piani di emergenza diga (PED) a cura della regione – è quasi
completa l’attività della Prefettura relativamente a 12 delle 13 dighe di competenza statale presenti in Val
Brembana (il 12° DPC era già stato aggiornato lo scorso 16 marzo 2023, mentre il 13° è in corso di
predisposizione).
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario