Un appuntamento di prestigio, per riportare a Gandino uno dei capolavori di un grande compositore. E’ in programma Sabato 18 settembre, alle 20.45 nella suggestiva cornice della Basilica di S.Maria Assunta, il concerto “STABAT MATER” proposto dai solisti della Cappella Musicale della Basilica di S.Maria Maggiore di Bergamo e dagli strumentisti dell’Ensemble Locatelli. Il concerto fa parte degli eventi della “notte Bianca dell’Arte di Bergamo, ottava edizione di Art2night e si inserisce nel più ampio contesto annuale teso a rivalutare la figura del grande compositore gandinese Quirino Gasparini (1721-1778). A renderlo celebre il suo mottetto “Adoramus te, Christe”, per oltre un secolo attribuito a Wolfgang Amadeus Mozart ed inserito nel celeberrimo catalogo Köchel (codice K327) del grande salisburghese.
In prima fila per l’organizzazione c’è la Schola Cantorum Luigi Canali affiancata da Parrocchia, Comune, Comunità Montana Valle Seriana, Distretto Le Cinque terre della Val Gandino, Pro Loco Gandino, Museo della Basilica, Gruppo culturale Lumen, Gruppo Filatelico Valgandino.
Quirino Gasparini nacque a Gandino il 24 ottobre 1721 e fu allievo di padre Giovanni Battista Martini. Fu ordinato sacerdote nel 1745 a Bergamo e fu attivo all’Accademia Filarmonica di Bologna, a Vercelli, Bergamo, Brescia, Venezia e Torino, dove morì nel 1778.
I ricercatori gandinesi hanno rintracciato preziosi documenti anche ad. Nell’intento di rivalutare e dare giusto risultato alla figura del grande compositore, i ricercatori gandinesi (in particolare Marco Guerinoni e Tobia Sonzogni, rispettivamente direttore ed organista della Schola Cantorum Canali) hanno recuperato documenti (spesso inediti) presso Biblioteche e istituti musicali di mezza Europa: Assisi, Londra, Bruxelles, Berlino, Salisburgo, Cracovia. Il concerto di sabato 18 settembre (così come quello “antologico” del prossimo 24 ottobre a cura della Corale Luigi Canali) si tiene nella Basilica di S.Maria Assunta, dove fra l’altro è tuttora esposta copia della Sacra Sindone frutto del progetto Lino Val Gandino (www.linovalgandino.com). L’originale, come noto, è conservato nel Duomo di Torino, dove proprio Gasparini fu maestro di cappella. Il concerto di sabato 18 settembre coincide con la vigilia della festa dell’Addolorata a Gandino, venerata nella chiesa del Suffragio ai piedi del sagrato della Basilica. Venerdì 17 e domenica 19 settembre (rispettivamente alle 20 ed alle 17.30) sono in programma due distinte processioni con il simulacro della Vergine. Protagonisti dello “Stabat Mater” saranno i solisti della Cappella Musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo: Alessandra Gardini (soprano) e Marta Fumagalli (contralto). Con loro, sotto la direzione di Cristian Gentilini, l’Ensemble locatelli formato da Jeremie Chigioni (violino), Raffaele Nicoletti (violino), Thomas Chigioni (violoncello) e Tomas Gavazzi (organo).
In calendario (dal 4 settembre al 7 novembre) anche un’esposizione nel Museo della Basilica di partiture, strumenti e documenti, con costumi d’epoca originali. “Quattro distinte sezioni – spiega Francesco Rizzoni, rettore del Museo e curatore – consentiranno ai visitatori di immergersi nell’epoca gaspariniana, attraverso preziosi reperti e manufatti tessili locali, ma anche con le riproduzioni di antichi strumenti (Amati e Gasparo da Salò) provenienti dalla collezione Nordio di Cremona. Cuore della mostra sono i costumi d’epoca originali facenti parte della collezione di Mara Bertoli di Castiglione delle Stiviere, con stoffe pregiatissime e fogge uniche”. La mostra resterà aperta sino al 7 novembre prossimo, con accesso tutti i giorni dalle 9 alle 18 solo su prenotazione (tel.340.6775066) e muniti di green pass Covid 19 (necessario anche per i concerti in Basilica).
Programma completo delle celebrazioni su www.lecinqueterredellavalgandino.it