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Visit Brembo è realtà, storico accordo per il turismo Passa lo statuto, tra perplessità e assenze pesanti


Visit Brembo è realtà. Lo statuto del nuovo soggetto associativo che vedrà coinvolti tutti e 37 i comuni della val Brembana è stato approvato, ieri, martedì 25 luglio in sede comunitaria a Piazza Brembana. Visit Brembo avrà l’obiettivo di promuovere il patrimonio naturale, artistico ed umano della valle Brembana attraverso l’elaborazione di strategie comunicazione, marketing ed organizzazione del turismo al fine di valorizzare le diverse tipologie, in sinergia anche con altri Enti pubblici, aziende ed operatori del territorio. Opererà su diversi settori del turismo: green, enogastronomia, sport, cultura, relax e benessere. 

Così la suddivisione delle 5 micro aree: AT1 (Media e Bassa Valle) San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme, Zogno, Sedrina, Ubiale Clanezzo; AT2 (Val Brembilla – Val Taleggio) Val Brembilla, Val Taleggio, Blello, Vedeseta; AT3 (Val Serina) Algua, Bracca, Cornalba, Costa Serina, Serina, Dossena, Oltre il Colle; AT4 (Altobrembo) Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Olmo al Brembo, Ornica, Piazzatorre, Piazza Brembana, Piazzolo, Santa Brigida, Valtorta; AT5 (Alta Valle Orientale) Branzi, Camerata Cornello, Carona, Foppolo, Isola di Fondra, Lenna, Moio de’ Calvi, Roncobello, Valnegra, Valleve. 

Alcune osservazioni sono giunte sull’accorpamento dei comuni, e nello specifico sulla possibilità di un comune di passare da una microarea ad un altra. “Una cosa possibile – come spiegato successivamente dal segretario d’assemblea –, qualora ci fosse almeno il 50% dei voti favorevoli dei soci dell’ente”. A questa osservazione del sindaco di Camerata Cornello Gianfranco Lazzarini è sopraggiunta una ulteriore perplessità del vicesindaco di Roncobello Antonio Gervasoni: “Più ci mettiamo assieme e più siamo forti – è il commento -, approvare lo statuto è una cosa importante, era opportuno presentarlo ai sindaci. Ci asteniamo pur essendo favorevoli al progetto”. La replica, in chiusura d’assemblea, è quella del vicepresidente Fattori: “Abbiamo inviato una preadesione a tutti i comuni, e c’è stato dato mandato per proseguire: l’apertura è stata totale”.

L’assemblea è stata “viziata” da numerose assenze. Alcune anche di lustro e che “stridono” con l’obiettivo prefissato, vedasi (per esempio) il comune di San Pellegrino Terme per cui non era presente alcun rappresentate, neanche delegato. L’approvazione è comunque passata con i voti della maggioranza (21 comuni), nessun contrario e 6 astenuti. Il prossimo passo sarà la delibera di Consiglio comunale da parte di ogni comune della valle. Poi si entrerà nel vivo del progetto, che almeno per il primo anno di attività avrà comunque una operatività limitata.


 

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