La Regione Lombardia ha approvato il piano degli interventi di regimazione idraulica mediante escavazione di materiali litiodi: tra di essi, anche l’azione prevista alla foce del fiume Oglio, nell’alto lago d’Iseo, tra i comuni di Pisogne e Costa Volpino. Qui, nel corso degli anni, si è depositata una quantità enorme di materiale – tronchi, rami, massi, fango – che hanno formato una estesa “isola” che, in determinati periodi di secca, affiora dalle acque.
“Un’area pericolosa – ha sottolineato il presidente dell’Autorità di Bacino Lacuale, Alessio Rinaldi – sia per il trasporto pubblico locale che per i natanti che transitano nell’alto Sebino. Serve una soluzione urgente: abbiamo provveduto a posizionare le boe di segnalazione per delimitare la zona”.
Regione ha dato il via libera per l’intervento alla foce dell’Oglio, dove potranno essere prelevati 10mila metri cubi di materiale. L’Autorità di Bacino provvederà quindi a breve a proporre un apposito bando di gara, con base d’asta di 60mila euro e scadenza fissata al 25 agosto. Il bando è consultabile e scaricabile dal portale www.autoritalaghi.it.
L’area in questione si trova proprio nelle vicinanze del porto commerciale da cui partono i battelli spazzini della società MPL, che recuperano il materiale trascinato dal fiume. La possibilità che i battelli non riescano più accedervi è concreta: nei casi più estremi, la barriera formata da sabbia, ghiaia e tronchi potrebbe interrompere il flusso dell’acqua del fiume ed allagare i campi e l’abitato di Pizzo, piccola frazione a lago di Costa Volpino
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