«Tutti gli errori che si fanno in cucina possono rivelarsi delle grandi ricette». Andrew Regazzoni (43 anni) di Santa Brigida, cuoco Al Forno di Val Brembilla, oggi un po’ ci scherza sopra. E che un successo così per il raviolo brembano, il «capel de monega», ideato dal cuoco e amico Ludovico Pozzi e poi perfezionato e reso celebre anni dopo proprio da lui, forse neanche se lo aspettava.
Raviolo vegetariano a pasta fresca, richiuso a mano: questo è il capel de monega. Nel ripieno ci sono patate, formaggio di monte stagionato, barbabietole, burro di malga. Tutte le materie prime sono rigorosamente a Km0. «Inizialmente l’idea di Ludovico era quella di realizzare un casoncello, il risultato è stato invece una conchiglia gigante. Cuocendo somigliava sempre di più al volto di una monaca. Anche l’idea del nome è stata sua», racconta Regazzoni. Tuttavia la ricetta per molto tempo è rimasta nell’oblio. «Finchè le strade non si sono incrociate – prosegue nel suo racconto il cuoco di Santa Brigida –. Dovevo sostituirlo in un agriturismo in valle Imagna, e così i capel de monega mi sono finiti tra le mani. Mi piaceva l’idea, ho pensato subito ad un brevetto e a metterlo in commercio. Ci siamo presi un po’ di tempo per perfezionare forma e ricetta, poi siamo partiti».
Nel 2015 è stata depositata la domanda di richiesta per la registrazione del marchio. «La domanda è stata accolta: abbiamo la trademark, ma per il marchio registrato c’è ancora bisogno di tempo. Arriverà». Il brevetto dona al raviolo una sua autenticità ed è stato studiato appositamente per esaltare il territorio e i prodotti locali. In seguito è stato fregiato di una raffigurazione che lo accompagna puntualmente per ogni occasione prodotta da Stefano Torriani, noto illustratore di San Pellegrino Terme.
L’altra novità è che sarà inserito anche nel ricettario brembano, una sorta di almanacco ideato anni indietro dal giornalista Enzo Novesi e prodotto dalla comunità montana. Quest’anno ci sarà la ristampa e la ricetta del raviolo brembano sarà inclusa all’interno. Ma non è tutto. Dopo le date di febbraio anche nel mese di marzo si terrà il tour dei sapori brembani con nuove date nei migliori locali di valli, hinterland, e della città. «Un’occasione per assaporare il capel de monega: un prodotto di cui vi innamorerete. E poi per far vedere che ci sono persone capaci, responsabili, competenti, in questo settore. C’è tanta voglia di mettersi insieme per fare la differenza», conclude Regazzoni.
Ulteriori informazioni e per le date del Tour dei Sapori Brembani.
di FEDERICO MARZULLO
FOTO MARIO ROTA