Il XXVIII Valcamonica Symposium, per la prima volta nella versione on line e in presenza si è svolto presso la Cittadella Cultura a Capo di Ponte dal 28 al 31 ottobre e ha messo in contatto ricercatori e studiosi di 24 Paesi che operano in tutti i continenti
Tematiche quali Arte Rupestre e Museologia, Arte rupestre e nuovi orizzonti della ricerca nell’area mediterranea e del Nord Africa, Arte Rupestre dell’arco alpino e delle statue Stele, Semiotica ed estetica dell’arte rupestre, le Tecnologie applicate allo studio ed alla valorizzazione dell’arte rupestre, sono alcune delle Sessioni in cui si è articolato l’Incontro Internazionale, che coinvolge 80 studiosi: dall’Australia con un ricercatore aborigeno, all’India , alle aree rupestri dell’Africa e dell’Europa.
Il XXVIII Valcamonica Symposium è stato l’occasione per presentare le novità nate in questi mesi di lockdown: gli aggiornamenti dai siti di arte rupestre da tutto il mondo, le riflessioni sui metodi di ricerca, musealizzazione e di divulgazione dell’arte rupestre anche alla luce delle nuove esigenze di fruizione che si sono prodotte a seguito del lockdown..
Con questa edizione, il Centro Camuno di Studi Preistorici ha voluto aprire una nuova fase di confronto tra gli studiosi ed appassionati di arte rupestre. Dopo gli anni straordinari della scoperta dell’arte rupestre della Valcamonica, che hanno aperto la strada al riconoscimento, nel 1979, come primo Sito Unesco italiano e primo di arte rupestre nel mondo,ora il Valcamonica Symposium, attraverso la Rete, potrà essere di aiuto per far conoscere anche al grande pubblico, in tutto il mondo, i contenuti di questi segni preistorici impressi sulle rocce.