Venerdì 30 giugno al tribunale di Brescia si aprirà il processo d’appello che vede imputato Massimo Bossetti per l’omicidio e l’abbandono della giovane Yara Gambirasio in un campo di Chignolo d’Isola.
Delitto del quale è accusato: in primo grado gli è stato dato l’ergastolo dai giudici di Bergamo. Dal punto di vista giudiziario, i legali di Bossetti in appello potrebbero ancora chiedere di rifare il test del dna. Intanto, l’apertura del procedimento porterà Brescia sotto i riflettori e con un’eco nazionale mediatica. Il procuratore generale Pierluigi Maria Dell’Osso con il presidente della Corte d’Assise Enrico Fischetti hanno deciso di vietare l’ingresso in tribunale alle telecamere e macchine fotografiche. Di fatto il palazzo di giustizia sarà blindato e ne risentirà anche la viabilità circostante. Al processo, che si propone come caso dell’estate, sono ammessi il pubblico e la stampa. Massimo Bossetti sarà presente ed entrerà in aula, per motivi di sicurezza, dal lato sotterraneo.