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Vaccini antinfluenzali: “Nuove dosi non prima del 18 novembre, cittadini esasperati”

VACCINI ANTINFLUENZALI, SCANDELLA: “CITTADINI E MEDICI ESASPERATI, LA REGIONE NON RIESCE A GARANTIRLI, LE NUOVE DOSI NON PRIMA DEL 18 NOVEMBRE”

I medici di medicina generale non potranno prenotare ulteriori dosi di vaccino prima del 18 di novembre e non le avranno disponibili prima del 20. È quanto si evince dalla circolare inviata alle direzioni generali di Ats e Asst dalla DG Welfare della Regione. La precedente scadenza del 10 novembre è stata spostata di otto giorni, disattendendo ulteriormente il piano presentato in conferenza stampa un mese fa, che pure non teneva conto dell’indicazione del ministero che, vista la pandemia, invitava le Regioni a far partire la campagna vaccinale in anticipo, ai primi di ottobre. Allora fu presentato un piano in cui la Regione indicava come fabbisogno minimo 2,8 milioni di dosi, mentre la dotazione disponibile al momento è di soli 2,5 milioni.

Intanto, dei vaccini oggetto di gara di Aria Spa, la centrale acquisti della Regione, ne sono stati distribuiti solo 692mila mentre altre 200mila dosi sono ora in distribuzione. Circa due milioni di dosi mancano ancora all’appello mentre altre 620mila dosi rimangono ancora non autorizzate da AIFA, l’agenzia nazionale del farmaco.

“Regione Lombardia non riesce a garantire i vaccini ai cittadini, anche i più fragili, che ormai sono esasperati, così come lo sono i medici – dichiara il consigliere regionale dem Jacopo Scandella -. Ormai in molti sono costretti a pagarli di tasca propria rivolgendosi ai privati. Le dosi sono insufficienti, inferiori addirittura agli obiettivi già al ribasso che la Regione si era posta e, in più, ai ritardi si assommano altri ritardi. Gallera continua a sostenere che i vaccini ci sono, ma purtroppo si sta verificando quello che avevamo previsto già nel mese di luglio, senza che la Giunta sia riuscita a porvi rimedio”.

“La notizia dell’arrivo del vaccino antiCovid può essere la luce in fondo al tunnel – aggiunge Scandella -. A quello americano sicuramente se ne aggiungeranno altri e già dalla metà del prossimo anno tutti speriamo che almeno gli operatori sanitari e gli anziani che sono i più esposti al rischio siano protetti. Serviranno disponibilità e risorse – anche quelle del MES – e naturalmente non possiamo sbagliare nell’organizzazione e ripetere gli stessi errori commessi con l’antinfluenzale: serve predisporre al più presto un piano in stretta collaborazione tra Regioni e Governo, perché su questo davvero non possiamo permetterci di fallire”.

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