Uno scapigliato “incorreggibile”: in UniBg il convegno per il bicentenario della nascita di Antonio Ghislanzoni (1824-1893)

Nel quadro delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Antonio Ghislanzoni, figura eclettica della letteratura italiana e celebre autore del libretto dell’Aida di Giuseppe Verdi, l’Università degli studi di Bergamo organizza, il 28 e 29 marzo, il convegno di studi “Uno scapigliato ‘incorreggibile’: Antonio Ghislanzoni (1824-1893).

Il convegno, promosso dal Gruppo di ricerca RiTratti, Ricerche sulle Tradizioni testuali italiane, del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere dell’Università degli studi di Bergamo, intende approfondire aspetti poco noti dell’opera di Ghislanzoni, giornalista, romanziere, poeta e librettista, nonché esponente della Scapigliatura lombarda. Nonostante la sua vasta produzione letteraria, la sua figura merita ancora ulteriori approfondimenti critici, in particolare riguardo al suo contributo alle tendenze letterarie del secondo Ottocento.

I lavori inizieranno venerdì 28 marzo alle ore 10 presso la Sala Tassiana della Biblioteca Mai, con l’inaugurazione di una mostra bibliografica realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici della Biblioteca Civica “Angelo Mai”. La mostra, curata a partire dai materiali del Fondo Paolo Moretti per la satira politica, verrà introdotta dallo stesso Paolo Moretti. Le prime relazioni esploreranno i legami di Ghislanzoni con la Scapigliatura e il panorama giornalistico dell’epoca, con interventi di studiosi provenienti da prestigiose università italiane, tra cui l’Università Cattolica di Milano, l’Università IULM di Milano e l’Università Roma Tre.

Nel pomeriggio di venerdì e nella mattinata di sabato 29 marzo, le sessioni proseguiranno presso l’Aula 3 della sede di Piazza Rosate dell’Università di Bergamo. Le tematiche affrontate spazieranno dalla produzione narrativa e umoristica di Ghislanzoni, al suo stile linguistico, fino al suo lavoro di librettista e al significativo scambio epistolare con Giuseppe Verdi. La sessione conclusiva vedrà le considerazioni finali affidate al professor Duccio Tongiorgi (Università di Genova).

La partecipazione al convegno è aperta a tutti fino all’esaurimento dei posti disponibili.

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