Oggi, 16 maggio, nella sua sede in Sala Lombardia, l’Agenzia di Tutela della Salute, ATS Bergamo, ha ricevuto dall’UNICEF la pergamena di riconoscimento di «Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento Materno». Bergamo è la terza struttura in Lombardia e la settima in Italia a entrare a far parte della Rete UNICEF “Insieme per l’Allattamento” che raggruppa tutti gli ospedali e le comunità riconosciuti “Amici dei Bambini”. L´allattamento rappresenta un beneficio a cui hanno diritto tutti i bambini perché fornisce un’alimentazione completa contribuendo al loro pieno sviluppo e alla loro sana crescita. Allattare al seno riduce i tassi di morbilità e mortalità infantile, riduce l´incidenza e la gravità delle malattie infettive. L´UNICEF promuove l’allattamento al seno in tutto il mondo: sono ben 157 gli Stati nei quali UNICEF e OMS hanno certificato circa 23.000 “Ospedali amici dei bambini”. In Italia, l’UNICEF conduce tre progetti (Ospedali amici dei bambini, Comunità amiche dei bambini e Baby Pit Stop) nel quadro del programma nazionale “Insieme per l’allattamento”.
ATS Bergamo, in collaborazione con i servizi socio-sanitari territoriali della ASST Bergamo Est, della ASST Bergamo Ovest e della ASST Papa Giovanni XXIII, ha raggiunto questo importante traguardo attraverso tre fasi di valutazione da parte dell’UNICEF: la prima ha visto la stesura di una “Politica aziendale per l’allattamento al seno e l’alimentazione dei bambini”. Questa ha permesso, in un secondo momento, di passare alla formazione degli operatori del percorso nascita. Infine, lo scorso marzo, si è conclusa la tappa finale, con la verifica, da parte dell’UNICEF, della qualità dell’assistenza offerta alle donne in gravidanza e alle madri.
Un riconoscimento che conferma il desiderio delle mamme del territorio bergamasco di allattare al seno e il sostegno competente offerto dai servizi territoriali. Dal monitoraggio dei tassi di allattamento, effettuato da ATS Bergamo dal 2014 al 2016 presso i Punti Nascita ed i Punti Vaccinali alla I°, II° e III° vaccinazione della provincia, si è riscontrato un marcato incremento della percentuale di donne che allattano in modo esclusivo alla I° e II° vaccinazione. In particolare, alla I° vaccinazione si è passati dal 36,6% nel 2012 (da una indagine condotta dalla Regione Lombardia), al 44,4% (2014), fino a raggiungere il 46,82% nel 2015 e il 50,56% nel 2016. Per quanto riguarda la II° vaccinazione, la situazione è ugualmente positiva: nel 2012 allattava in modo esclusivo il 24,8% delle donne, percentuale che, nonostante una lieve diminuzione nel 2014 (24,4%), è poi cresciuta costantemente, toccando il 30,57% nel 2015 e il 38,20% nel 2016. Questi dati dimostrano l’efficacia delle azioni messe in campo nell’ambito della «Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento Materno» nel nostro territorio. L’allattamento, oltre ad essere uno dei primi gesti che crea un legame tra la mamma e il suo bambino, fa bene alla salute di entrambi. Infatti, UNICEF e OMS, nel documento nominato “Strategia globale per l’alimentazione dei neonati e dei bambini”, raccomandano che i bambini dovrebbero essere allattati in maniera esclusiva al seno fino al compimento del 6° mese di vita e il latte materno dovrebbe proseguire anche dopo l’introduzione dell’alimentazione complementare, almeno fino a due anni di vita, e comunque finché madre e bambino lo desiderino.
Alla cerimonia di consegna della pergamena hanno preso parte Mara Azzi, Direttore Generale ATS Bergamo, Giulio Gallera, Assessore al Welfare Regione Lombardia, Paolo Rozera, Direttore Generale UNICEF Italia, Elisabetta Paganessi, Presidente Comitato UNICEF Bergamo, Elise Chapin, del Programma Insieme per l’Allattamento, UNICEF Italia, Maria Enrica Bettinelli, Senior Advisor Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento Materno (BFCI) UNICEF Italia, in forza all’Ats Città Metropolitana di Milano, Fiorenza Cartellà, Referente ATS Bergamo Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento Materno (BFCI). Durante l’incontro sono intervenuti i rappresentanti delle diverse realtà attive sul territorio: i Consultori familiari ASST, che hanno presentato le attività di sostegno alle mamme che allattano; i Pediatri di famiglia, che hanno ricordato le buone pratiche alimentari dei primi mesi e anni del bambino; e le Mamme Peer Counselors, mamme che aiutano altre mamme a “fare rete”, sia con consigli pratici sia di counseling.
Il riconoscimento UNICEF avrà una durata di 36 mesi, al termine dei quali è prevista una rivalutazione.