L’Università degli Studi di Bergamo ha presentato i risultati della prima indagine italiana sul consumo di insetti commestibili. Secondo la ricerca, un italiano su tre sarebbe propenso ad acquistare alimenti che contengono insetti. La maggior parte dei consumatori lo farebbe per soddisfare la propria curiosità e per sperimentare alimenti innovativi. L’indagine ha esplorato il sentiment dei consumatori e la profilazione quali-quantitativa su larga scala degli italiani in materia. In Europa, il valore di mercato del novel food si appresta a triplicare, passando da 82 milioni di dollari del 2018 ai 261 milioni previsti nel 2023, aprendo importanti opportunità per le aziende. Il settore degli insetti raggiungerà entro il 2030 oltre 30.000 impiegati full time. La ricerca ha individuato quattro gruppi omogenei di consumatori per caratteristiche sociodemografiche, comportamentali e psicologiche: “progressisti”, “inconvincibili”, “edonisti” e “follower”. Gli “edonisti” sono tra i più aperti all’acquisto di alimenti a base di insetti e sono soprattutto uomini, fino ai 25 anni d’età, con un livello di istruzione medio e una vita attiva.

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