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Circa 1,7 milioni di euro la premialità stabilita per il gestore della rete
idrica integrata della provincia di Bergamo per il biennio 2020 – 2021, che
verrà reinvestita sul territorio per migliorare le infrastrutture idriche e
la gestione del servizio.

Uniacque ha ottenuto un importante riconoscimento
di qualità da parte di Arera, l’Autorità di regolazione per Energia, Reti e
Ambiente: un premio economico dell’importo di circa 1,7 milioni di euro che
sarà reinvestito sul territorio per migliorare sempre di più le
infrastrutture idriche e la gestione del servizio idrico integrato della
Provincia di Bergamo.

A fianco della regolazione tariffaria, a partire dal 2018, Arera ha infatti
istituito un sistema di misura della qualità tecnica e contrattuale e varato
un piano di incentivazione che coinvolge tutti i gestori del servizio idrico
del Paese, e che prevede il monitoraggio di sei diversi indicatori tecnici:
perdite idriche, interruzioni del servizio, qualità dell’acqua erogata,
adeguatezza del sistema fognario, smaltimento fanghi in discarica e qualità
dell’acqua depurata, e due commerciali, che riguardano ogni ambito della
gestione dei contratti. Il programma prevede, a seconda degli obiettivi
raggiunti, dei contributi da investire nel miglioramento del servizio, o
delle penalità per chi non li raggiunge. Con le recenti delibere 477/2023 e
476/2023 Arera ha dato applicazione a questo meccanismo con riferimento alle
performance dei gestori conseguite nel biennio 2020 – 2021.

Per i risultati raggiunti, Uniacque ha ottenuto un contributo pari
1.334.552 euro per la qualità tecnica e 359.962 euro per la qualità
contrattuale, a testimonianza di un impegno costante nel garantire un
servizio di qualità agli utenti serviti.

“Siamo molto soddisfatti delle risorse economiche assegnate dall’Autorità
di regolazione a Uniacque, che premiano l’eccellenza della gestione del
servizio idrico nella bergamasca, compresi lo smaltimento e la
valorizzazione dei fanghi da depurazione e la qualità dell’acqua depurata.
Guardiamo anche con grande favore al risultato ottenuto con il
macro-indicatore riferito alle interruzioni del servizio, un risultato che
valorizza il nostro impegno nel mantenere efficiente la rete idrica del
nostro territorio”, commenta Luca Serughetti, Presidente di Uniacque.

Sono tre, in particolare, i macro-indicatori che hanno portato a premiare
Uniacque: M2 (Interruzioni del servizio), M5 (Smaltimento fanghi in
discarica) e M6 (Qualità dell’acqua depurata). Di particolare rilievo i
risultati raggiunti con quest’ultimo indicatore che, oltre ad aver
consentito di ottenere una premialità di ben 1.244.396,00 €, testimonia
l’impegno e i risultati raggiunti anche sul fronte depurazione. Di contro,
nel biennio in esame 2020-2021, l’indicatore M1 – perdite idriche, non ha
raggiunto valori di eccellenza; per affrontare con forza il tema delle
perdite sulla rete l’Azienda, anche grazie ai fondi europei del PNRR, ha
avviato un progetto da 30 milioni di euro, che dovrà essere concluso entro
la fine del 2026.

“Il riconoscimento di Arera si basa su solidi numeri e sul lavoro
quotidiano di tutti i nostri collaboratori, che ringraziamo per essere
sempre al servizio della comunità – dichiara Pierangelo Bertocchi,
Amministratore Delegato di Uniacque – È un premio che conferma Uniacque tra
le utility di eccellenza nel panorama italiano, in grado di garantire
standard elevati nei servizi ai propri cittadini, che possono contare tutti
i giorni su una risorsa idrica di qualità. Obiettivo che desideriamo
mantenere anche in futuro: l’aggregazione in Uniacque di realtà
caratterizzate da minori standard qualitativi potrà comportare un decremento
di scala nel biennio successivo 2022-2023, ma stiamo già monitorando e
intervenendo per allineare tutto il perimetro territoriale gestito agli
standard elevati di Uniacque SpA”.

Le premialità sono erogate attingendo a uno specifico fondo istituito
presso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) e alimentato da
una componente (UI2) pagata dai cittadini nella bolletta dell’acqua:
l’ammontare di risorse raccolte e distribuite nel biennio 2020-2021 è pari a
130 milioni di euro per la qualità tecnica e a 21,6 milioni di euro per
quella contrattuale.