Cerca
Close this search box.

UNA LUCE NELLA PANDEMIA, IN VAL GANDINO MESSA ALLA CROCE DI CORNO

Dopo la complessa operazione di restauro completata nel 2019, è in programma domenica 13 settembre alle 10.30 la prima messa alla rinnovata Croce di Corno, il grande manufatto in ferro che svetta ai 1290 metri del Pizzo Corno, in territorio di Gandino. La Croce fu posata in occasione dell’Anno Santo del 1925, anche se in precedenza vi era già in zona una grande croce in legno. Lo scorso anno i lavori, coordinati dall’architetto Alessandro Noris e realizzati per la parte principale dall’impresa edile Clemente Savoldelli, sono partiti grazie ad un progetto congiunto di Pro Loco Gandino, Atalanta Club Valgandino, Gruppo Alpini Gandino, CAI Valgandino, Ass.Fanti Gandino, Comune di Gandino e Unità Pastorale di Gandino, Barzizza Cirano. Tutti uniti per ricordare l’onnipresente volontario Lorenzo Rottigni, morto improvvisamente nel giugno 2018 e particolarmente legato alla Croce. Per i lavori (che hanno riguardato anche e soprattutto il basamento in calcestruzzo, le cui condizioni minavano seriamente la stabilità del manufatto) sono stati necessari anche due spettacolari voli in elicottero: il 10 luglio 2019 la Croce era infatti tornata a Valle ed il 5 settembre successivo era stata ricollocata in quota.
Nel 1925 la grande struttura metallica fu posta sul Corno per dono di un benefattore. Raggiunge 16,29 metri di altezza e 7,50 di larghezza, superando di oltre quattro metri quella del Resegone, anch’essa posata in quel periodo. Nell’ambito dell’intervento di restauro la Croce del Corno è stata dotata di un nuovo impianto d’illuminazione a led, comandato da remoto, grazie all’impegno di Mauro Giudici, Francesco Parolini, Luca Gelmi e Daniele Sangalli. Nel 2019 la Croce rinnovata fu benedetta dall’allora neo Arcivescovo mons. Paolo Rudelli (oggi Nunzio Apostolico della S.Sede nello Zimbabwe), ma non fu possibile causa maltempo celebrare la messa annuale, tradizionalmente fissata alla seconda domenica di settembre. Ecco allora che, ad un anno di distanza e nel post pandemia, la messa di domenica 13 settembre assume un significato del tutto particolare. Nei giorni dell’emergenza la Croce è stata illuminata eccezionalmente per più giorni. Un segnale di speranza fatto proprio dall’intera Val Gandino.

Condividi:

Ultimi Articoli

IL SAPORE DELLA TRADIZIONE LIVIGNASCA

Resilienti e determinati a reinventarsi e adattarsi, i livignaschi da sempre sfruttano, nel totale rispetto e con la massima cura, il proprio territorio, fonte inesauribile