Riprende al Papa Giovanni XXIII l’appuntamento con “Una lezione di Vita”, ciclo di incontri con le classi degli istituti superiori di Bergamo e provincia per sensibilizzare i ragazzi sulla sicurezza al volante, sul funzionamento del sistema di Emergenza e Urgenza e sulle leggi che regolano la donazione di organi con l’obiettivo di salvare altre vite grazie a un trapianto. A febbraio si è tenuta la prima lezione del nuovo ciclo di sette incontri, che terminerà a fine marzo e vedrà coinvolti 350 ragazze e ragazzi delle scuole di Bergamo e provincia.
Durante l’incontro i ragazzi hanno l’opportunità di dialogare con personale sanitario e rappresentanti delle forze dell’ordine e delle associazioni di volontariato, per capire perché tenere comportamenti responsabili può fare la differenza tra la vita e la morte, per sé e per gli altri. La lezione affronta in termini concreti l’effetto di droghe ed alcol su chi è al volante e il corretto comportamento per ridurre il rischio di incidenti stradali.
Nato da un’idea di Mariangelo Cossolini, ex coordinatore al prelievo e trapianto di organi e tessuti dell’ospedale di Bergamo, ora in pensione, il progetto giunge ormai quest’anno alla sua XVII edizione. La “Lezione di vita” prevede il coinvolgimento della Polizia Locale di Bergamo e della SOREU Alpina, oltre che la testimonianza delle associazioni AIDO, AVIS, ADMO e Amici del Trapianto di Fegato ODV. Per l’ASST Papa Giovanni XXIII i relatori sono specialisti del SerD – Servizio Dipendenze, della Terapia Intensiva e del Coordinamento prelievo e trapianto d’organo. Un’attenzione particolare viene dedicata proprio al tema della donazione di organi, un gesto che può dare speranza e nuova vita ad altre persone quando non è più possibile salvare una vittima di incidente stradale.
“Siamo felici di poter riprendere questo progetto, che ci è molto caro, ma che era stato interrotto con l’emergenza pandemica – ha dichiarato Sergio Vedovati, responsabile del coordinamento prelievo e trapianto d’organo del Papa Giovanni XXIII –. Educare i giovani significa non solo informarli, ma anche coinvolgerli attivamente, in modo sereno e non moralistico, nella comprensione delle implicazioni delle loro scelte. Questo è quanto cerchiamo di fare incontrando i ragazzi in ospedale, offrendo loro una corretta informazione sanitaria e promuovendo la cultura della donazione. La carenza di organi e tessuti trapiantabili è una problematica di grande rilevanza: sensibilizzare i giovani significa gettare le basi per un futuro in cui la donazione diventi un gesto sempre più diffuso”.
Il format dell’iniziativa prevede che la “Lezione di Vita” si svolga in ospedale, anche per consentire una visita guidata alla centrale del 118 di Bergamo. Ampio spazio viene dato alle domande dei ragazzi e alla fine della Lezione, per raccogliere elementi preziosi in un’ottica di miglioramento continuo, vengono consegnati agli studenti due questionari (apprendimento e gradimento) e un questionario di gradimento ai professori. Ai ragazzi viene anche consegnato un diploma di partecipazione. Gli istituti che volessero aderire al progetto possono prendere contatto con il Coordinamento Donazione e Trapianto d’organo della ASST Papa Giovanni XXIII.