Una guida tutta nuova per l’Alta Via delle Grazie che compie dieci anni

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“L’Alta Via delle Grazie è un percorso di tempo e di fatica che, nel suo camminare verso la meta, ci apre alla possibilità di trovare qualcosa di autentico dentro di noi”. Le parole introduttive di mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, sono l’incipit ideale della rinnovata edizione della guida del Cammino spirituale dell’Alta Via delle Grazie, edita da Terre di Mezzo e scritta da Gabriella Castelli di Leffe, che del Cammino fu ideatrice dieci anni fa, nel 2015, insieme al compianto Giovanni Battista Merelli di Vertova. “E’ qualcosa di più e soprattutto di diverso – conferma Gabriella –  di un semplice itinerario tra santuari e montagne: è un’esperienza costruita sulle relazioni. Nella Guida ci sono dati logistici e dettagli numerici rispetto a chilometri e dislivelli, ma ad essere centrali sono gli aspetti che coinvolgono nel profondo i camminatori (migliaia quelli che hanno percorso le tredici tappe in questi anni, tantissime le donne) e le comunità che offrono preziosa ospitalità”.Il Cammino dell’Alta Via delle Grazie coinvolge corpo e anima, grazie all’armonia della natura, alla profonda devozione dei luoghi di preghiera, allo splendore delle opere d’arte, all’incontro con i residenti, le comunità parrocchiali e quelle monastiche. Gabriella Castelli ha vissuto in prima persona, anni fa, l’esperienza da hospitalera sul Cammino del Norte di Santiago, presso l’Albergue di Guemes di Padre Ernesto Bustio. In Bergamasca rivive quell’atmosfera condivisa in un quotidiano impegno di coordinamento, pronta a dare il benvenuto ai pellegrini che arrivano da tutta Italia, ma anche da Germania, Slovenia, Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna e addirittura Canada e Stati Uniti. “Insieme a Giamba Merelli (morto in montagna nel 2021 ndr) abbiamo deciso di creare un Cammino sui monti di casa, unendo diciotto Santuari mariani fra Bergamo, la Val Brembana, la Val Seriana ed il lago d’Iseo. Sembrava un’impresa impossibile, ma abbiamo trovato sostegno insperato in tanti amici e via via anche dai pellegrini stessi, che si sono sentiti coinvolti ed hanno attivamente collaborato per tanti aspetti, compresa per esempio la segnaletica creata a mano da Giuseppe Marchisio. L’Alta Via delle Grazie è libera da qualsiasi finalità di profitto, proposta a chiunque voglia farsi “pellegrino” in modo semplice e condivisibile. Le relazioni, siano esse fra pellegrini lungo il percorso o nei luoghi di accoglienza, restano il cuore del progetto”. L’Alta Via delle Grazie, partendo dal centro di Bergamo si sviluppa per poco più di 271 chilometri, con 12.850 m di dislivello in ascesa e 11.557 in discesa, suddiviso in 13 giorni di cammino. Sul sito (www.altaviadellegrazie.com) vengono proposte anche una versione “breve” da 7 tappe ed una da percorrere in mountain bike in 8 tappe. Il Cammino ha il proprio punto di partenza presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie in viale Papa Giovanni a Bergamo e si conclude in Città Alta, dove i pellegrini, presentando la credenziale completa di tutti i timbri, ricevono il Testimonium che certifica il completamento del Cammino. La nuova edizione della Guida edita da Terre di Mezzo è stata innanzitutto una necessità, poiché la prima edizione del 2023 è andata esaurita in breve tempo. “Abbiamo aggiunto – conferma Castelli –  una serie di dati più specifici, soprattutto riguardo alle diverse ospitalità disponibili e aumentato sensibilmente contenuti grafici e fotografici (c’è anche Padre Ernesto sull’Alta Via) che corredano oltre 140 pagine di testo. Alla dedica per Giamba Merelli, si è aggiunta quella per Serena Nodari di Gandino, morta a soli 55 anni nel 2025, compagna di vita e sull’Alta Via”.Il Cammino ad anello proposto in Bergamasca si distingue anche e soprattutto per la presenza diffusa di strutture di ospitalità gestite “a donativo” da enti religiosi, volontari o privati. I pellegrini non sono tenuti a pagare una tariffa, ma a lasciare una semplice offerta, in uno spirito di serena condivisione. La Guida segnala con puntualità le accoglienze con relativi contatti utili, come nel caso del Santuario del Perello (prima tappa) dove il dinamico don Roberto Falconi coordina l’esperienza degli ospiti pellegrini, sempre più numerosi. Da ricordare fra gli altri anche i coniugi Lucia e Maurizio, che ospitano i pellegrini nella loro casa di Plazza, in Valle del Riso, oppure ancora il monastero delle suore Clarisse di Lovere sul lago d’Iseo. Dal 2021 nella cittadina lacustre i pellegrini possono sostare anche all’Oasi Capitanio con le suore di Carità, mentre a Gandino l’accoglienza è garantita dalle Suore Orsoline nel convento di via Castello. A Parre, punto di arrivo della quarta tappa, la parrocchia sin dal 2018 ha messo a disposizione una struttura con cucina e tavolata, quattordici posti letto, due bagni e lavatrice nell’ex appartamento del curato. Don Andrea Pressiani, parroco dal 2022, ha però ideato un’iniziativa che coinvolge ancor di più la comunità. “E’ denominata – spiega Castelli – “Metti una sera un pellegrino a cena”. In pratica viene proposto alle famiglie della comunità di ospitare un pellegrino a cena. C’è una tabella condivisa che segnala gli arrivi di pellegrini (e la loro nazionalità), nella quale le famiglie danno disponibilità per una cena a casa o, volendo, anche in pizzeria. E’ un modo semplice ma molto efficace per creare relazioni”.Un’altra novità della Guida è quella di piccole varianti ai percorsi principali, studiate per chi vuole alleggerire un minimo le percorrenze. Un caso particolare è quello di Fiobbio in Valle del Lujo, dove alla partenza dell’ultima tappa i pellegrini possono optare per il sentiero nel bosco che conduce al luogo del martirio della Beata Pierina Morosini, dove è stata eretta una cappella in suo onore. “La nuova edizione della Guida – conclude Castelli – è un punto di arrivo per i dieci anni di storia dell’Alta Via delle Grazie, ma anche un nuovo punto di partenza per mettere in rete collaborazioni sempre nuove, articolate e condivise. Il quadrifoglio blu e giallo che abbiamo scelto come nostro simbolo rappresenta coi suoi petali i pilastri fondanti del Cammino: natura, spiritualità, arte e accoglienza”.  La prima presentazione ufficiale della Guida è in programma venerdì 19 settembre alle 20.45 a Bergamo, nella Sala delle Carte della Parrocchia di Santa Maria Immacolata delle Grazie a Bergamo. E’ la chiesa giubilare di Città bassa per l’Anno Santo 2025, ma anche un “luogo del cuore” per il Cammino, che qui ha il suo punto di partenza. La Guida de “L’Alta Via delle Grazie” è disponibile sul sito www.altaviadellegrazie.com) al prezzo di 18 euro. Ulteriori date di presentazione in Bergamasca saranno annunciate attraverso i canali social Facebook e Instagram “Alta Via delle Grazie”.
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