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Un volto della Sindone al Santuario della Virgo Fidelis, dono dei Carabinieri bergamaschi

Un volto della Sindone al Santuario della Virgo Fidelis, dono dei Carabinieri bergamaschi

Un pellegrinaggio corale ed un prezioso segno di devozione e ringraziamento alla Virgo Fidelis, patrona dei Carabinieri, nel ricordo dei tragici giorni della pandemia. Sabato 23 settembre una foltissima delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri della Provincia di Bergamo, guidata dal presidente sottotenente Marco Bianco, ha visitato il Santuario della Virgo Fidelis ad Incisa Scapaccino (Asti) per consegnare una riproduzione del volto della Sindone realizzato nell’ambito del progetto “Lino Val Gandino” in collaborazione con il Museo della Sindone di Torino.  “Abbiamo voluto ricordare il periodo della pandemia – ha sottolineato Bianco in un accorato intervento – e l’impegno di tanti congedati dell’Arma in attività di servizio e supporto alla popolazione. Nonostante l’impegno in prima linea, in Bergamasca abbiamo contato soltanto una ventina di decessi e il dono della Sindone rappresenta da un lato le sofferenze inenarrabili della nostra gente e dall’altra il ringraziamento alla Virgo Fidelis che sempre vigila sulle nostre azioni”.
Il Santuario della Virgo Fidelis si trova sulle colline astigiane, nel piccolo centro di Incisa Scapaccino. Il paese in origine si chiamava Incisa Belbo, poi divenne Scapaccino in onore del carabiniere Giovanni, prima medaglia d’oro dei Carabinieri. Dopo un incredibile lavoro di restauro la chiesa del paese dedicata a San Giovanni Battista divenne Santuario della Virgo Fidelis nel 2014, con una cerimonia di intitolazione in cui cantò il tenore Andrea Bocelli. Ad accogliere la delegazione bergamasca c’erano l’Ispettore dell’Associazione Nazionale Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, generale Marcello Bergamini, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Canelli (Asti) tenente Lorenzo Conti, il Comandante della Stazione di Incisa Scapaccino, maresciallo Barbato, il presidente ANC locale ed ex sindaco Fulvio Terzolo ed il responsabile ANC del Santuario appuntato Mosè Carta. Al fianco del presidente Bianco da Bergamo c’erano i sindaci Corrado Quarti (Osio Sotto), Caterina Vitali (Ciserano), Osvaldo Palazzini (Boltiere), Maickol Duzioni (Levate), don Ilario Tiraboschi (vicario a Osio Sotto, che ha celebrato la messa) e rappresentanze delle sezioni di Bergamo, Osio Sotto, Alta Val Seriana Casazza, Romano di Lombardia, Villongo, con i diversi delegati Roberto Frambosi, Francesco Merlini, Angiolino Zappella, Mino Petracca (medaglia d’argento al Valor Militare). “Il servizio – ha sottolineato don Ilario nell’omelia – è un segno distintivo dei Carabinieri. Dobbiamo ricordarci sempre le virtù teologali: la fede ci rende credenti, la speranza ci rende credibili, ma è la carità che ci rende creduti”. A presentare la genesi della preziosa riproduzione consegnata ad Incisa c’erano Enrico Simonato, segretario del Museo della Sindone di Torino e Giambattista Gherardi, coordinatore del Distretto de “Le Cinque terre della Val Gandino”. Oltre all’esemplare tuttora conservato a Gandino, copie “made in Val Gandino” sono collocate al Museo della Bibbia di Washington, Al Cairo in Egitto, al Museo dell’Arte Funeraria a Houston (Texas), a Oviedo in Spagna, a Chambery in Francia (dove la vera Sindone fu conservata per secoli) e al Santuario del Perello in Bergamasca. Purtroppo in stand by, per evidenti ragioni, la collocazione di una copia a Mosca.
L’ANC della provincia di Bergamo conta circa 3500 iscritti tra soci effettivi e simpatizzanti. Conta 28 Sezioni e 2 Sottosezioni, con 20 Nuclei di Volontariato e 2 Nuclei di Protezione Civile regolarmente accreditati. Sul lago d’Iseo di opera con motovedetta impegnata in servizi di osservazione e soccorso. Nei mesi della pandemia i volontari ANC hanno prestato servizio all’Ospedale in Fiera di Bergamo, al conferimento di medicinali, ossigeno e generi di prima necessità a domicilio, nonché supporto alle Forze di Pubblica Sicurezza durante i periodi di lockdown. I Nuclei di Protezione Civile sono stati impegnati in Emilia Romagna in occasione dei recenti avvenimenti alluvionali.

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