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Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno comunicato ai lavoratori del porto di Ravenna che entro il prossimo 30 giugno potranno scegliere di devolvere un’ora lavorativa a favore della famiglia di Fabio Cristinelli, il camionista bergamasco investito e ucciso da un muletto nel piazzale della Setramar.

Stando alle ricostruzioni il camionista bergamasco, lo scorso 13 aprile, era appena arrivato nel porto ed era in attesa di avviare le operazioni di carico. Sceso dalla cabina del suo Tir, parcheggiato pochi istanti prima, Cristinelli stava per per raggiungere con alcuni documenti un ufficio che si trova nello stesso piazzale. Pochi istanti dopo è stato travolto da un muletto che trasportava un coil e che procedeva a marcia indietro, così come previsto dalle procedure standard. L’impatto è avvenuto a meno di due metri di distanza dal camion. Per Fabio Cristinelli non c’è stato nulla da fare. Fabio viveva con il papà Piero e il fratello Francesco nella frazione Valmaggiore di Endine, mentre la sorella Graziella abita in un altro paese della Val Cavallina. Ora le organizzazioni sindacali si sono impegnate a consegnare, in nome e per conto di tutti i lavoratori e delle imprese, le risorse raccolte alla famiglia di Cristinelli. L’iniziativa di solidarietà segue il blocco delle attività portuali a Ravenna, con uno sciopero di 24 ore, per sottolineare l’importanza della cultura della prevenzione nelle attività lavorative e le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti chiedono che si giunga, in tempi rapidi, al rinnovo del Protocollo sicurezza del porto di Ravenna.