E’ accaduto nella giornata di ieri, giovedì 27 giugno intorno alle 12,30, quando all’esterno del bar Globulo di via Spalenza due italiani di 33 e 35 anni, residenti a Cazzago San Martino, si sono scagliati contro un 35enne nordafricano. Nel frattempo era arrivato anche un connazionale della vittima, alla guida di una Seat Ibiza, per cercare di riportare la calma, ma ha subito lo stesso trattamento e pare che uno dei due stranieri sia stato lanciato in una vicina roggia dopo l’aggressione. L’altro, invece, ha cercato di scappare raggiungendo un’area più trafficata per chiedere aiuto in via XXV Aprile e fino a raggiungere il parcheggio di una sala slot e quindi verso piazzale Pasolini. Qui avrebbe chiesto aiuto ai titolari di un bar che però si sono chiusi all’interno per paura. A quel punto lo avevano raggiunto i due italiani che lo stavano inseguendo; la rissa è proseguita con chiavi inglesi e bastoni: lo straniero è rimasto ferito a terra nel piazzale. Tra i presenti c’è chi dice di aver visto gli schizzi di sangue finire su vetrine e pareti. Dopo la furia, la fuga: i due bresciani sono saliti in auto e hanno provato a scappare, anche perché stavano arrivando i Carabinieri a sirene spiegate. La fuga dei due aggressori è durata poche centinaia di metri: non appena imboccata la rotatoria di Via Primo Maggio, la Mercedes dei due bresciani si è schiantata contro il guardrail. I due sono stati così raggiunti e fermati dai militari della Compagnia di Chiari. Tutti e quattro i protagonisti di rissa, pestaggio e fuga sono finiti in ospedale: un italiano è già stato dimesso e gli altri tre sono ancora ricoverati. E’ in gravi condizioni il 35enne vittima del doppio violento pestaggio. Ora i Carabinieri di Chiari con gli uomini della Polizia locale di Rovato stanno cercando di ricostruire tutti i particolari dell’accaduto per risalire a cause e responsabilità precise.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario