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È ormai passato parecchio tempo dalla presentazione ufficiale del logo del Giro d’Italia 2017, il quale accompagnerà fino alla fine questa edizione numero cento della Corsa Rosa. In questi mesi l’abbiamo potuto ammirare declinato in svariate forme, condiviso e riportato in ogni dove, sia sul web che su carta, e nel farlo non avremo potuto far altro che constatarne la bellezza oggettiva. Ma questo stemma, al di là del fascino offerto al primo sguardo, fonde insieme e nasconde al suo interno un insieme di aspetti e temi che fanno da protagonisti in questo momento unico nella storia della corsa, alcuni più espliciti, altri meno. 

Nel complesso, il logo – frutto della collaborazione con l’agenzia “Zampediverse” – vuole infatti essere il portavoce del nuovo claim “Amore Infinito”, uno slogan che rimane in lingua italiana anche in ambito internazionale per sottolineare il cuore Made in Italy dell’evento stesso. Da questo concetto, dunque, nasce l’idea di creare la figura del ciclista in maglia rosa combinando graficamente il Trofeo Senza Fine – ossia la coppa dorata formata da un numero sempre maggiore di cerchi che viene conferita al vincitore di ogni edizione e su cui sono incisi i nomi di tutti i vincitori precedenti – che va a riprodurre il corpo del ciclista, con il simbolo matematico dell’Infinito, che va invece a comporre le ruote della bicicletta. Non casuale nemmeno la scelta dei colori, con il rosa che si mischia con l’oro, simbolo del Giro il primo, del trionfo il secondo. Il tutto va poi a comporre il numero cento, come le candeline che il Giro d’Italia quest’anno si appresta a dover spegnere, ma anche come partenza di nuove emozioni e nuove strade che il corridore in Maglia Rosa, non pago dei trionfi già ottenuti nelle 99 edizioni precedenti, si appresta ad affrontare in sella alla sua bicicletta infinita.