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Un 54enne denunciato per la Pozza Meder a Cariadeghe di Serle

Ha un nome il presunto eco-criminale che nella notte del 24 marzo 2018 sversò quattro taniche contenti 80 litri di olio esausto nello stagno “Meder” in località Cariadeghe di Serle. I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Gavardo, già nelle immediatezze del fatto si erano messi sulle tracce di potenziali autori del fatto.

Nei mesi successivi, guidati dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Fabio Salamone, avevano avviato una intensa attività di intelligence che ha portato ad individuare un soggetto che nei giorni precedenti al fatto aveva portato a recuperare da una officina della zona alcune taniche di olio del tutto simili a quelle usate per lo sversamento. Successivamente, grazie all’incrocio di dati ed informazioni sul soggetto, è stato possibile incastrare un serlese di 50 anni che quella notte avrebbe sversato gli idrocarburi determinando la morte di una buona parte della fauna anfibia presente nella nicchia ecologica dell’altopiano in quei giorni in riproduzione, principalmente la specie del rospo “Bufo bufo”. Le cause che hanno spinto al folle gesto sono ancora tutte da accertare: pare che il cinquantenne avesse conti in sospeso nei confronti dell’amministrazione comunale. L’autore del gesto è stato deferito, oltre che per abbandono di rifiuti, anche per “inquinamento ambientale “ (art. 452 bis c.p.) e ora rischia fino a sei anni di reclusione. L’amministrazione comunale di Serle ha ripristinato il sito, ma bisognerà aspettare anni affinchè il sito raggiunga nuovamente quell’equilibrio ecologico e di naturalità che lo contraddistingueva prima del 24 marzo 2018.

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