Si è tenuta questo giovedì 15 dicembre l’udienza preliminare del processo a 5 imputati per il crollo della croce del Papa a Cevo, avvenuto il 24 aprile 2014, provocando la morte del 21enne Marco Gusmini di Lovere.
L’udienza, presieduta dal giudica Carlo Bianchetti, è iniziata alle 9.30 ed proseguita per circa un’ora. Dei 5 imputati 3 erano fisicamente presenti: Mauro Bazzana, Ivan Scolari e Renato Zanoni con i rispettivi legali, mentre Marco Maffessoli e Silvio Citroni erano rappresentati dai loro avvocati. In particolare, l’udienza di questo giovedì era dedicata all’escussione di un teste citato dalla difesa di Mauro Bazzana, sindaco di Cevo quando venne eretta la Croce sul Dosso dell’Androla il 5 novembre 2005. L’avvocato Cristina Rodondi che difende Mauro Bazzana ha chiesto il rito abbreviato a condizione che prima venisse ascoltato un teste citato dalla difesa. Si tratta di un tecnico della manutenzione del legno che ha effettuato due interventi: il primo nel novembre 2005 quando venne eretta la croce e quindi Mauro Bazzana era Sindaco e Presidente dell’Associazione Croce del Papa, il secondo nell’ottobre 2008 sempre su incarico dello stesso Bazzana. L’anno successivo gli succederà nell’incarico di primo cittadino Silvio Citroni che, imputato nel processo in corso, ha fatto istanza di patteggiamento per la quale il Giudice deve pronunciarsi. Anche il tecnico comunale Ivan Scolari, come Mauro Bazzana, ha chiesto il rito abbreviato, che consente di essere giudicati sulla base degli atti acquisiti nel corso delle indagini preliminari. Gli altri due imputati, Renato Zanoni e Marco Maffessoli per ora non hanno scelto riti alternativi: quindi per loro è prevista un’udienza preliminare in base alla quale ci potrà essere o un rinvio a giudizio o un non luogo a procedere. Nel frattempo sono scaduti i 60 giorni di indagini suppletive chieste dal giudice per le indagini preliminari Alessandra Sabatucci al pm Katy Bressanelli su altre 5 persone, membri dell’Associazione Croce del papa, inizialmente escluse dal pm Bressanelli. Si tratta del parroco di Cevo don Filippo Stefani, di don Santo Chiapparini, di Mons. Ivo Panteghini, di Elsa Belotti e Lino Balotti. La famiglia di Marco Gusmini, infatti, aveva fatto ricorso contro la decisione di non rinviarli a giudizio, ricorso nel quale erano compresi anche l’architetto Giovanni Pallaver, progettista della croce in legno e il geometra Pierangelo Delaidelli della ditta Interholz. Era rimasto escluso da tutto l’ing. Giorgio Gottardi mai citato nell’opposizione, responsabile del collaudo finale dei lavori. Le indagini hanno appurato che, non essendoci problemi strutturali alla croce, quindi non di fabbricazione, i problemi del crollo sono da attribuirsi alla carenza di manutenzione che doveva essere a carico dell’Associazione Croce del Papa come da Statuto. A questo punto escono definitivamente di scena i tre tecnici Pallaver, Delaidelli e Gottardi. Per gli altri cinque indagati il pm Sabatucci deciderà se rinviarli a giudizio o proscioglierli. Il processo di questo giovedì è stato invece aggiornato a giovedì 12 gennaio 2017 alle ore 12.30.