Ucraina-Russia, la nuova tregua di Putin non basta a Trump

(Adnkronos) –
Vladimir Putin dichiara una nuova tregua, stavolta di 3 giorni. Per Donald Trump, però, non basta. Dopo lo stop alla guerra con l'Ucraina per 30 ore a Pasqua, il presidente russo concede il bis. Stavolta, dice il Cremlino, non si spara dall'8 all'11 maggio, in corrispondenza della parata del 9 maggio con cui Mosca celebra l'80esimo anniversario della vittoria sulla Germania nazista della Seconda guerra mondiale. L'Ucraina, come ampiamente prevedibile, non si fida e va a vedere il bluff di Putin: "Perché non una tregua di 30 giorni?", la posizione di Kiev.  E la reazione di Trump? La giornata in Europa si conclude senza che il presidente degli Stati Uniti si pronunci direttamente sul tema. Domenica, Trump ha lanciato un segnale chiaro: "Mi fido di Putin? Ve lo farò sapere in due settimane", ha detto il numero 1 della Casa Bianca. La sollecitazione viene recepita e Mosca, accusata dagli Usa di aver bombardato civili ucraini in maniera scriteriata, invia un segnale conciliante: una nuova tregua, appunto.  
La strategia di Putin non appare una novità: le operazioni militari proseguono, accompagnate da aperture verbali al dialogo – con condizioni rigide per Kiev esposte dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov – e da decisioni che sembrano messaggi rassicuranti per Trump: quando il presidente americano manifesta dubbi, anche in maniera plateale ("Putin mi prende in giro"), arriva il segnale da Mosca. Stavolta, però, 72 ore di tregua annunciate da Putin non sembrano fare colpo su Washington. Trump vuole ottenere un cessate il fuoco permanente in Ucraina, dice la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, lasciando intendere che il presidente americano non è soddisfatto dal nuovo cessate il fuoco 'ristretto' annunciato da Putin.  "Il presidente è sempre più frustrato con i leader di entrambi i Paesi – dice Leavitt – Vuole vedere un cessate il fuoco permanente. So che Vladimir Putin ha offerto un cessate il fuoco temporaneo. Il presidente ha chiarito che vuole un cessate il fuoco permanente per fermare le uccisioni e lo spargimento di sangue". 
Washington non abbocca all'amo, la linea dell'amministrazione è chiara: è giunto il momento di porre fine a "una guerra insensata" in Ucraina, dice anche il segretario di Stato Marco Rubio rivolgendosi a Lavrov "Gli Stati Uniti sono impegnati a facilitare la fine di questa guerra insensata", dice la portavoce del Dipartimento di Stato Tammy Bruce nel resoconto della telefonata tra i due interlocutori prima dell'annuncio di Putin. 
Una linea più rigida che trova consensi in Europa. "Nei prossimi otto-dieci giorni aumenteremo la pressione sulla Russia", dice il presidente francese Emmanuel Macron in un'intervista pubblicata dalla rivista Paris Match, sostenendo di aver "convinto gli americani della possibilità di un'escalation di minacce, e potenzialmente di sanzioni" contro Mosca. "I prossimi 15 giorni saranno fondamentali per cercare di attuare questo cessate il fuoco" voluto dagli Stati Uniti, accettato dall'Ucraina e difeso dagli europei, ma che la Russia non ha ancora sottoscritto", dice Macron.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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