‘Tutto il Calcio’, minuto per minuto. E in diretta il Papa Giovanni XXIII diventa il Gewiss Stadium

Il format ricalca quello della storica trasmissione radiofonica domenicale di Rai Radio1. I collegamenti in diretta dagli stadi, con lo studio centrale a fare da cabina di regìa. La cronaca affidata a turnazione alle postazioni giornalistiche negli stadi e lo spazio lasciato, in tempo reale, ad improvvise “incursioni” dei telecronisti per eventi di particolare rilievo. L’appuntamento “Tutto il Calcio, minuto per minuto” di giovedì 5 dicembre non è la telecronaca in diretta di una normale giornata di campionato. Gli spettatori non sono i classici appassionati dello sport domenicale. È un evento formativo rivolto ai cardiologi interventisti, che mette in videocollegamento ogni anno nove sale di emodinamica di altrettanti ospedali italiani. Tra i nove centri coinvolti quest’anno, ciascuno ribattezzato con il nome dello stadio cittadino, c’era anche il Papa Giovanni XXIII, che per un giorno ha preso il nome di “Gewiss Stadium”, in onore delle recenti imprese in campionato e in Champions League della squadra del cuore di tutti i bergamaschi: l’Atalanta.
L’attualità ci riporta all’importanza di avere, non solo nelle grandi manifestazioni sportive e negli eventi con grande affluenza di pubblico, ma anche in situazioni di ordinarietà, la pronta disponibilità di personale addestrato nella gestione di eventi improvvisi e la presenza diffusa di centri preparati all’emergenza cardiovascolare, come appunto le sale di emodinamica degli ospedali. È fondamentale, per garantire un livello adeguato di sicurezza del paziente, l’aggiornamento e la formazione continua dei professionisti.
Proprio questo è l’obiettivo del corso online “Tutto il Calcio, minuto per minuto”. Fruibile con un semplice collegamento da remoto, permette ogni anno ai frequentanti di assistere in diretta ad alcune tra le procedure più complesse di angioplastica, quelle per il trattamento del calcio che insidia le coronarie, per le quali è necessario fare ricorso alle tecnologie più evolute. Le lesioni calcifiche di grado moderato-severo si riscontrano in quasi il 40% dei pazienti sottoposti a coronarografia e sono strettamente correlate all’età avanzata e ad altri fattori di rischio come ipertensione arteriosa, diabete e insufficienza renale cronica.
“Il format incuriosisce e riesce a trasmettere conoscenza con una modalità coinvolgente e inusuale, ma fedele nei contenuti al rigore di un evento scientifico e rispettoso dei pazienti che accettano di collaborare”, spiegano gli organizzatori, Giuseppe Massimo Sangiorgi Responsabile di Emodinamica del Policlinico Tor Vergata di Roma e docente di Cardiologia dell’università di Roma Tor Vergata e Gennaro Sardella, Direttore della Cardiologia interventistica del Policlinico Umberto I di Roma. Nelle vesti dei conduttori, sono loro a moderare dallo studio di Roma i collegamenti dagli stadi, nei panni del ‘mitico’ Sandro Ciotti, voce storica del programma radiofonico.
Nelle vesti di radiocronisti dal “Gewiss Stadium” hanno curato la diretta da Bergamo i professionisti dell’Unità di Cardiologia 3 – Diagnostica interventistica, Paolo Canova e il responsabile Luigi Fiocca. Sono stati loro ad eseguire un intervento che ha permesso di trattare e modificare le lesioni coronariche calcifiche di una paziente di 74 anni, grazie a un sistema di imaging intra-coronarico con tomografia a coerenza ottica (OCT). Si tratta di un sistema d’analisi delle placche aterosclerotiche con integrato un software d’intelligenza artificiale, addestrato per riconoscere le lesioni calcifiche e restituire in tempo reale stime precise delle dimensioni dei vasi coronarici. La piattaforma OCT disponibile al Papa Giovanni XXIII è presente in pochissimi centri europei.
L’anno scorso l’evento formativo ha visto partecipare 2.700 tra cardiologi interventisti e specialisti ospedalieri in campo cardiovascolare. Il format radiofonico è rispettato in tutto, con tanto di arbitro, assistito naturalmente dal suo staff di assistenti, dal quarto uomo e con l’assistenza dell’immancabile VAR. Prima del fischio d’inizio, c’è persino il collegamento dagli spogliatoi, con un breve video dimostrativo degli effetti del calcio sul tessuto coronarico, misurabili grazie ad un dinamometro.
È la seconda diretta dalle sale di emodinamica dell’Ospedale di Bergamo nel giro di pochi giorni. I presenti in sala al recente Congresso della Società Italia di Cardiologia Interventistica – GISE di fine novembre a Milano hanno potuto assistere ad un “live case” in videocollegamento dall’Ospedale di Bergamo, tra gli otto centri italiani selezionati per le sessioni in diretta delle mattinate congressuali, su un totale di oltre 250 che compongono la rete italiana dell’emodinamica. L’intervento di angioplastica coronarica trasmesso al Congresso, effettuato da Paolo Canova e Francesco Moretti ha riguardato il trattamento di un paziente di 60 anni con malattia coronarica diffusa in cui, grazie sempre all’impiego di OCT, non sono stati volutamente impiantati stent ma si è dilatato la coronaria malata con dei palloni medicati, che consentono il lento rilascio nelle coronarie di un farmaco che cura la placca aterosclerotica.

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