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“Il sommerso nel turismo ha superato il livello di guardia, determinando gravi conseguenze per i consumatori, per la collettività e per il mercato”. È quanto afferma il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commentando i risultati di un monitoraggio che la federazione ha realizzato con l’ausilio della società Incipit Consulting presentato recentemente a Rapallo in occasione della 67^ Assemblea Generale Ordinaria di Federalberghi. Bocca sottolinea che “il fenomeno danneggia tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza e che entrambe le categorie sono esasperate dal dilagare della concorrenza sleale che inquina il mercato”.

“In questi giorni – ricorda il presidente di Federalberghi – il Parlamento sta esaminando un decreto legge che assegna ai portali il compito di prelevare alla fonte la cosiddetta cedolare secca, pari al 21% del prezzo pagato dai clienti degli appartamenti in affitto. Anche se la definizione di un’aliquota agevolata non ci esalta – prosegue –  apprezziamo il fatto che sia stato individuato un percorso per garantire il prelievo delle imposte. E’ bene tuttavia chiarire che si tratta di una soluzione positiva ma non sufficiente, che dovrà essere integrata con altre misure di tutela, ad esempio in materia di igiene e sicurezza, di pubblicità ingannevole e, ancora, in termini di trasparenza: è necessario prevedere la comunicazione delle generalità degli alloggiati alla pubblica sicurezza. Ultimo ma non da ultimo, va considerata l’imposta di soggiorno”.

“Le buone regole – conclude Bocca – servono a poco se non sono accompagnate dagli opportuni controlli. Per questo motivo, Federalberghi ha censito le strutture parallele che vendono camere sui principali portali ed ha programmato di mettere gli elenchi nominativi a disposizione delle autorità investigative competenti e delle amministrazioni nazionali e territoriali”.

 

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