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I turisti?  Pazzi per i prodotti agroalimentari del territorio e per i soggiorni rurali. Per gli amanti dei gusti genuini, fortemente identitari e legati alle tradizioni, a Bergamo le possibilità di scelta non mancano. 

I turisti che visitano Bergamo e provincia sono tutti pazzi per i prodotti agroalimentari del territorio e per i soggiorni rurali. Per gli amanti dei gusti genuini, fortemente identitari e legati alle tradizioni, le possibilità di scelta non mancano.  Sono infatti 14 i prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta) presenti sul territorio provinciale, ma l’offerta comprende anche molti prodotti tradizionali ottenuti secondo regole protratte nel tempo per almeno 25 anni, prodotti di nicchia assolutamente unici come il Balsamo degli Angeli, confetture ottenute da frutti antichi coltivati solo nelle nostre campagne, prodotti  a base di mais Spinato di Gandino, le patate di Martinengo oltre a un gran numero di piatti legati alle tradizioni gastronomiche contadine offerti nelle aziende agrituristiche.   

“Una forte attenzione al patrimonio dei nostri alimenti tipici – sostiene Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo – emerge  anche dal positivo interesse che stiamo riscontrando verso la nostra rete di Campagna Amica, che comprende farmers market, botteghe, punti vendita aziendali e agriturismi. Presso queste realtà è tangibile la crescente inclinazione degli italiani e degli stranieri ad esprimere la propria curiosità turistica a tavola, sperimentando piatti e prodotti locali, un riscontro che premia il lavoro di intere generazioni di agricoltori impegnati a difendere nel tempo la biodiversità e le nostre tradizioni alimentari”.

Si tratta di una tendenza che rispecchia quanto sta avvenendo a livello nazionale, con una spesa turistica per cibi e bevande che non è mai stata così alta. Circa un terzo (32%) del budget di italiani e stranieri in vacanza estiva nel territorio nazionale è infatti destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici per un importo complessivo stimato in circa 12 miliardi. Il dato è emerso oggi in occasione dei lavori dell’Assemblea della Coldiretti durante i quali è stata presentata l’analisi sulle “Vacanze Made in Italy” durante l’estate 2016.

”Negli ultimi mesi – dice Enrica Battaglia dell’Agriturismo Marco di Bergamo –abbiamo avuto un notevole incremento di ospiti, soprattutto stranieri. C’è stato un vero e proprio boom in occasione della passerella di Christo, ma le presenze stanno continuando ad essere numerose anche ora. Scelgono la nostra struttura soprattutto turisti tedeschi ed olandesi (i francesi sono diminuiti dopo gli episodi di terrorismo di Parigi), attirati dal fatto che è situata sui colli di Bergamo, offre la possibilità di pernottare e una cucina genuina e tipica che a loro piace molto”.     

Durante le vacanze i turisti amano anche visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, sagre, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometro zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità, oltre ad avere la possibilità di acquistare delle vere e proprie eccellenze, di avere la possibilità di degustarle e di verificarne personalmente i processi produttivi. 

“I turisti, soprattutto stranieri, che vengono a visitare la nostra realtà aziendale – spiega Manuela Ghidini, titolare dell’Acetaia Testa e della Tenuta degli Angeli di Carobbio degli Angeli – aumentano di anno in anno. Negli ultimi mesi abbiamo avuto visitatori praticamente da tutto il mondo: dalla Svezia, dall’Inghilterra, dal Belgio, dalla Tunisia e anche dalla Corea. Arrivano in delegazioni ma anche a piccoli gruppi. Tutti apprezzano in modo particolare non solo la qualità dei nostri vini e del nostro Balsamo degli Angeli,  ma anche la storia e la cultura che li accompagnano. Per questo la visita alla nostra acetaia e alla nostra cantina si intreccia sempre con la storia della nostra famiglia, dall’intuizione di mio marito  al lavoro che facciamo io e i miei figli per portare avanti questa esperienza, un racconto che proponiamo sempre legandolo al nostro territorio e delle sue peculiarità ”.

Il cibo e le bevande non solo sono diventate la prima voce di spesa turistica in Italia ma si classificano anche tra le principali motivazioni che spingono gli arrivi degli stranieri e che influenzano la scelta dei luoghi di villeggiatura. Un’occasione che l’offerta turistica bergamasca non deve perdere.