Tumore della prostata: all’Urologia dell’ASST Bergamo Ovest il bollino azzurro

Tra i 156 gli ospedali che oggi hanno ricevuto il riconoscimento da Fondazione Onda ETS nel quadro della seconda edizione del Bollino Azzurro, volta a individuare i centri, partendo dal network di ospedali con il Bollino Rosa, virtuosi per l’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare, con focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali postchirurgiche c’è anche l’Urologia dell’ASST Bergamo Ovest, guidata da Ivano Vavassori.

Il Bollino Azzurro viene assegnato considerando la presenza nell’ospedale di servizi quali radioterapia, oncologia, medicina nucleare, riabilitazione andrologica, nonché di attività di promozione della prevenzione della salute sessuale e riproduttiva maschile, di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per le problematiche uro-andrologiche, di servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche e ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e assistenza dei pazienti.

Gli obiettivi invece sono: migliorare l’accessibilità ai servizi erogati dai centri, potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica, migliorare la qualità della vita delle persone con tumore della prostata e promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile sui centri in grado di garantire una migliore presa in carico del paziente.

«Questa seconda edizione del Bollino Azzurro, che ha visto la partecipazione di 165 strutture ospedaliere italiane, rinnova il nostro impegno nel coinvolgere sia la popolazione maschile sia quella femminile sulle tematiche relative alla salute», afferma Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda ETS. «Rispetto alla prima edizione che era focalizzata sulla gestione multidisciplinare del tumore della prostata, ora, il Bollino Azzurro si è ampliato, ponendo l’attenzione alla salute uro-andrologica con un focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali postchirurgiche. I centri che hanno ottenuto il Bollino costituiranno una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose e offriranno alla popolazione l’opportunità di essere correttamente informata attraverso campagne di comunicazione mirate e di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate, con l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate».

Tra i punti di forza nella gestione del tumore della prostata dell’ASST Bergamo figura l’esperienza del team multidisciplinare operativo da oltre 10 anni ove Medici di diverse specializzazioni, dall’urologo al radioterapista, all’oncologo medico, al radiologo al medico nucleare, studiano e valutano le indicazioni terapeutiche più appropriate per ciascun caso clinico. In campo diagnostico, il team può avvalersi delle potenzialità offerte dalla metodica innovativa della biopsia a fusione di immagini (fra ecografia e risonanza magnetica della prostata). All’ospedale di Treviglio-Caravaggio sono proposti tutti i trattamenti possibili. Laddove l’indicazione più adeguata sia quella chirurgica, gli urologi ricorrono, se possibile, all’approccio mininvasivo, con la chirurgia laparoscopica. Ma a fare la differenza nell’approccio garantito al paziente è soprattutto l’appropriatezza del trattamento, cioè la scelta di valutare il singolo caso e di non procedere con l’operazione chirurgica laddove non strettamente necessaria.

Secondo le stime più recenti, in Italia ogni anno circa 10.000 uomini colpiti da tumore alla prostata presentano una neoplasia di ridotte dimensioni e scarsa aggressività. Si tratta di circa un terzo dei nuovi casi diagnosticati, che non necessariamente devono essere operati con urgenza.

“Non tutte le diagnosi di tumore alla prostata richiedono un trattamento– spiega Ivano Vavassori, Direttore della SC Urologia contestualizzando meglio il riconoscimento ricevuto oggi -. In molti casi è preferibile il monitoraggio dell’evoluzione del tumore a rischio di progressione basso o molto basso. In tutti questi casi sconsigliamo al paziente di sottoporsi a un’operazione non giustificata dal quadro clinico e attiviamo la sorveglianza attiva, cioè proponiamo al paziente uno schema di esami e controlli periodici che ci permettono di tenere controllato l’avanzamento del tumore”.

“Siamo grati alla Fondazione Onda per questo importante riconoscimento nel trattamento di questa patologia oncologica maschile, che si aggiunge alla recente assegnazione al nostro Ospedale – conferma Giovanni Palazzo, Direttore Generale dell’ASST Bergamo Ovest- del Bollino Arancione per il trattamento dei tumori del rene. Appropriatezza delle cure, multidisciplinarietà ed innovazione tecnologica rappresentano senza dubbio i caposaldi che ispirano quotidianamente la nostra pratica clinica. E il migliore riconoscimento di questo approccio arriva proprio dai pazienti, che per patologie di tipo urologico si rivolgono a noi anche da fuori provincia”.

Antonio Manfredi, Direttore Sanitario, si focalizza, invece, su tutti i riconoscimenti ricevuti dall’ASST e sulle iniziative svolte nel 2024: “Questo riconoscimento giunge dopo quelli confermati dei 2 Bollini Rosa per il biennio 2024/25, sempre attribuitoci da Fondazione Onda, per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie in rosa e per la realizzazione di percorsi ottimizzati per il genere femminile e del neo Bollino arancione conferito dalla Società Italiana di Urologia (SIU) ai centri di eccellenza nel trattamento del tumore del rene (assegnato da un Board di esperti della SIU a 43 centri urologici in tutta Italia). Vi è, inoltre, lo speciale ringraziamento di Fondazione Onda alla Sc Ostetricia – Ginecologia per l’impegno e l’attenzione profusi nell’ambito della salute materno-infantile alla Prevenzione Primaria in gravidanza. Tanti, poi, gli eventi organizzati nell’ASST correlati alla Fondazione Onda per gli (H) Open Week sulla Salute della Donna, Emicrania, Prevenzione al Femminile – dalla pubertà alla menopausa, Malattie Cardiovascolari, Salute Mentale, Menopausa e Violenza sulla Donna: visite ed esami gratuiti, consulenze, screening, interventi delle psicologhe nelle scuole su temi caldi come abuso di sostanze, disturbi alimentari e agiti autolesionisti, e nelle farmacie in tutto il nostro territorio (sulle demenze), video educazionali per la popolazione e gazebi nelle piazze”.

Tornando all’argomento del premio odierno, il tumore alla prostata è una tra le malattie più diffuse negli uomini: in Italia sono circa 564.000 le persone con una pregressa diagnosi di tumore della prostata, pari al 19% dei casi di tumore nei maschi e ogni anno si contano circa 36.000 nuove diagnosi.

Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da un apposito Advisory Board costituito da Fondazione Onda ETS, fra cui figurano i nomi di Carlo Bettocchi, Direttore USD di Andrologia e Chirurgia Ricostruttiva dei genitali Esterni, Azienda Ospedaliero Universitaria di Foggia – Ospedali Riuniti, Orazio Caffo, Direttore oncologia medica, APSS Trento Presidio Ospedaliero S. Chiara, Roberto Carone, Già primario della Neuro-Urologia e Unità Spinale e Presidente Emerito, AOU Città Della Salute di Torino – Fondazione Italiana Continenza, Giario Conti, Segretario SIURO, e Rolando Maria D’Angelillo, Direttore U.O.C. Radioterapia del Dipartimento di Oncoematologia, Policlinico Tor Vergata di Roma.

La partecipazione all’iniziativa era aperta a tutti gli ospedali partendo da quelli del network Bollino Rosa di Fondazione Onda ETS. La valutazione delle 165 strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del Bollino Azzurro da parte dell’Advisory Board a 156 di esse, si sono basate sulla compilazione di un questionario di mappatura articolato su 34 domande.

«È la seconda tappa di un percorso culturale che si propone di creare reti multidisciplinari e multiprofessionali per affrontare i molteplici aspetti della salute uro-andrologica, integrando l’aspetto della prevenzione e della cura, con un focus particolare sul carcinoma della prostata, con quello della valutazione delle possibili complicanze dei trattamenti e sul percorso riabilitativo. La conservazione della qualità della vita legata alla malattia rappresenta un obiettivo di grande interesse, che coinvolge il paziente, le figure professionali che si occupano di lui e tutti i caregivers, coniugi e famigliari in primis. Per questo si è posto l’accento sulla forte valenza culturale e formativa del processo, che dalla nascita ad oggi ha avuto un’espansione per cerchi concentrici: è necessario sviluppare un linguaggio comune, prima di tutto fra le sempre più numerose figure professionali coinvolte, e creare modalità di comunicazione innovative capaci di offrire risposte concrete, informazione, supporto, attenzione alle persone. In una parola dei team multiprofessionali veri che agiscano in reti e strutture efficienti e organizzate. La strada da fare è senza dubbio lunga ma l’entusiasmo con cui i centri hanno aderito e lo sforzo che stanno mettendo in campo induce ad essere ottimisti», commenta Giario Conti, Segretario SIURO.

«Dal 2021 il Bollino Azzurro, grazie alla lungimirante iniziativa della Fondazione Onda ETS, è uno strumento importante di orientamento nella scelta della struttura di cura per gli uomini che affrontano un tumore della prostata e per i loro famigliari. Oggi, a poco più di due anni dalla Raccomandazione europea sullo screening del tumore prostatico e alla vigilia dell’istituzione di un programma nazionale di screening di popolazione gratuito del primo cancro maschile, i tempi sono maturi perché sia lo stesso Ministero della Salute a fornire linee guida nazionali, vincolanti per i Sistemi sanitari regionali, sui centri multidisciplinari dedicati al tumore della prostata. È questo uno degli obiettivi prioritari della nostra azione di advocacy», conclude Claudio Talmelli, Presidente di Europa Uomo Italia.

L’iniziativa è patrocinata da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica), AURO (Associazione Urologi Italiani), Cipomo (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), Europa Uomo Italia, Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), ROPI (Rete Oncologia Pazienti Italia), SIA (Società Italiana di Andrologia), SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie), SIU (Società Italiana di Urologia), SIUD (Società Italiana di Urodinamica), SIUrO (Società Italiana di Uro-Oncologia), con il contributo incondizionato di Boston Scientific.

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