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Reti da pesca

Trovate reti da pesca di frodo alle Torbiere

Una rete per la pesca abusiva lunga circa 200 mentri è stata rinvenuta nella zona delle Lamette, la porzione di Riserva tra Iseo e Clusane, che confina con il lago Iseo. A scoprire tale ritrovamento, il servizio di vigilanza ecologica Gev della Comunità Montana del Sebino Bresciano, coordinato da Giuseppe Nalli, che alcuni giorni dopo ha recuperato anche una seconda rete più piccola. Le reti in questione, sono reti destinate alla cattura di pesci di grosse dimensioni, nella prima infatti c’era anche una carpa di quattro chilogrammi. All’interno della Riserva era nota la presenza di fenomeni di bracconaggio, soprattutto nelle vasche centrali dove spesso c’è qualche pescatore in cerca di carpe, siluri e carassi, ma nell’area delle Lamette, non si erano mai verificati prima d’ora episodi di frodo. Le operazioni di recupero di reti di frodo ed abbandonate nel lago sono a capo della Guardia Costiera ausiliaria del Sebino e sono in totale una quindicina. Una tendenza, l’utilizzo di tali reti, che nuoce non solo agli uomini, ma anche alla fauna ittica stessa. A ringraziare le Guardie ecologiche volontarie della Comunità Montana per il lavoro svolto, Emma Soncini, presidente delle Torbiere. E’ da sottolineare che nella zona confinante le Torbiere, le ex cave d’argilla, è possibile pescare previo acquisto di un apposito permesso.

 

Immagine del Giornale di Brescia

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