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Un’alpinista tedesca di 55 anni di Stoccarda ha perso la vita qquesto mercoledì 3 luglio intorno alle ore 13.00 a 3500 metri in Alta Valtellina, mentre altri due suoi connazionali di 35 e 56 anni, caduti nel vuoto con la donna, sono sopravvissuti, ma sono stati ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Morelli di Sondalo.

La tragedia è avvenuta sotto Cima Cadini, quota 3100 sul ghiacciaio dei Forni dove la cordata, composta dai tre amici tedeschi, è precipitata in un crepaccio. Gli stranieri erano impegnati, con altri connazionali, in diverse cordate, in un’escursione in alta quota nel territorio comunale di Valfurva. Secondo quanto accertato dagli uomini del Soccorso Alpino, intervenuti con i militari del Sagf della Guardia di Finanza di Bormio, tutti gli alpinisti erano alloggiati al rifugio Branca e stavano partecipando a un corso su ghiaccio, quando i tre sono precipitati nel crepaccio. Due alpinisti si sono staccati dalla comitiva e sono scesi al rifugio per lanciare l’allarme e chiamare il 112, dal momento che in alta quota non c’è copertura telefonica. La donna deceduta è stata trasportata alla Camera mortuaria del Morelli a disposizione della Procura di Sondrio che ha incaricato la GdF di accertare l’esatta dinamica dell’incidente alpinistico. Il gruppo, una ventina in tutto, è rimasto bloccato a lungo in montagna, a causa di una bufera di neve e vento che ha a lungo ostacolato le operazioni di soccorso degli elicotteri decollati da Caiolo, Bolzano e Bergamo. Tutti, alla fine, illesi ma sotto choc per avere assistito impotenti alla caduta dei loro connazionali nel crepaccio, sono stati riportati a valle. L’elicottero decollato da Bolzano, non appena le condizioni meteo lo hanno consentito ha recuperato i due feriti e li ha portati all’ospedale di Sondalo; l’elicottero di Bergamo, a rotazione, ha riportato al rifugio gli altri alpinisti. All’arrivo dei soccorritori per la 55enne purtroppo non c’era più nulla da fare: era deceduta a causa dei gravissimi traumi riportati nella caduta. Dopo la constatazione del decesso, il corpo della donna è stato portato all’eliporto di Bormio, a disposizione delle autorità.