Tragedia familiare a Pisa, spara al figlio e tenta il suicidio: nel 1995 aveva ucciso Maurizio Gucci

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(Adnkronos) –
Tragedia familiare nel comune di Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa: nel corso di una lite sono rimasti feriti gravemente padre e figlio. Benedetto Ceraulo, 63 anni, ha sparato al figlio 37enne Gaetano e poi ha cercato di togliersi la vita con la stessa arma da fuoco.  Ceraulo era stato condannato all'ergastolo perché ritenuto l'esecutore materiale dell'omicidio di Maurizio Gucci, avvenuto il 27 marzo 1995 a Milano, meno di due anni dopo che l'imprenditore aveva lasciato la presidenza della casa di moda. Era tornato in libertà due anni fa. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, che stanno indagando diretti dalla Procura, al culmine di una lite, il padre ha sparato di fronte al figlio colpendolo al volto e poi ha rivolto la stessa pistola di piccolo calibro alla sua testa facendo partire un colpo. I drammatici fatti sono accaduti nel giardino di fronte alla casa in via Fontine dove Benedetto Cerauolo abitava in affitto da un paio di anni, da quando cioè aveva ottenuto la libertà dopo la condanna. Il figlio Gaetano, che vive in provincia di Milano come la mamma, era arrivato nel Pisano da pochi giorni, probabilmente per festeggiare la Pasqua con il padre.  I carabinieri stanno cercando di chiarire il movente della lite, che sarebbe avvenuta in assenza di testimoni. A un certo punto il padre avrebbe impugnato la pistola e sparato contro il figlio. Il 37enne è riuscito, tuttavia, a salire sulla sua auto e a fuggire, fermandosi qualche centinaio di metri dopo all'altezza di un bar, da dove avrebbe anche chiamato i soccorsi. In quello stesso frangente, il padre, rimasto solo in casa, avrebbe cercato di togliersi la vita. Dopo l'allarme, sono arrivati i sanitari del 118, i carabinieri e l’elisoccorso che ha trasportato Benedetto Ceraulo all'ospedale di Cisanello a Pisa dove si trova ricoverato in condizioni gravissime. Fuori pericolo invece il figlio che è stato medicato all'ospedale Lotti di Pontedera, dove verrà sottoposto a un intervento chirurgico. 
Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio Gucci, e Benedetto Ceraulo non hanno mai ammesso il loro coinvolgimento nell'omicidio. Le prove, le intercettazioni e le rivelazioni da parte di altri membri del gruppo sono però state sufficienti per incriminarli. Nel novembre 1998 Patrizia Reggiani e Orazio Cicala sono stati condannati a 29 anni di reclusione, rispettivamente come mandante dell'omicidio e autista del killer; Benedetto Ceraulo all'ergastolo come assassino materiale; Giuseppina Auriemma a 25 anni di reclusione per favoreggiamento e Ivano Savioni a 26 anni come organizzatore dell'assassinio. Nel 2017 Ceraulo ottenne la semilibertà e partecipò a un progetto di reinserimento sociale. Era tornato in libertà due anni fa. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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