Ammontano a 56 gli arresti del maxi-blitz che ha portato a sgominare un’organizzazione criminale internazionale volta al traffico di stupefacenti. I componenti, di origini albanesi, marchiavano le diverse tipologie di cocaina – organizzate per purezza – con i nomi dei marchi dell’alta moda e del lusso.
C’era il carico marchiato “Play Boy”, quello “Rolls Royce”, “Lacoste”, “g4” e così via. Lo scambio di pareri avveniva telefonicamente, usando i nomi in codice per non farsi identificare. La cocaina veniva importata a Brescia da Belgio e Olanda attraverso la collaborazione di tre distinte organizzazioni che, cooperando tra loro, importavano montagne di stupefacenti nel bresciano.
Dimostrano la mole dei traffici le direttive imposte dal capo dell’organizzazione – Soprannominato Achille e con 25 identità diverse durante i controlli della Polizia – intercettate durante una chat, dove esplicava che i traffici avvenivano solamente per carichi da dieci chilogrammi di cocacina in su.