Tra sabato 28 ottobre e domenica 29 torna l’ora solare.
Le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora indietro, dunque dormiremo un’ora in più. Nei 7 mesi di ora legale il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi di energia per 370 milioni di kWh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140 mila famiglie.
Il dato si traduce in un risparmio economico di circa 90 milioni di euro. A calcolarlo Terna che sottolinea come i benefici dell’ora legale riguardino anche l’ambiente: il minor consumo elettrico ha infatti consentito di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 180 mila tonnellate.
Nel 2023, considerando il periodo di ora legale da domenica 26 marzo a domenica 29 ottobre, il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ è stato, secondo i dati dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, di circa 24,5 centesimi di euro al lordo delle imposte.
Dal 2004 al 2023, secondo l’analisi di Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 11,3 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2,1 miliardi di euro.
Aspetti curiosi dell’ora legale
1) Iniziativa italiana: fu proprio l’Italia nel 1916 ad utilizzare l’ora legale. Nello specifico si introdusse il 27 maggio con un articolo sulla Gazzetta Ufficiale, per poi entrare in vigore il 3 giugno. Il concetto di ora legale, intesa come ora in più o di guadagno, nacque durante la Prima Guerra Mondiale, in cui in quest’ora si dovevano produrre le munizioni per le armi dei soldati. Dopo che è stata abbandonata, fu ripresa nel 1966 in seguito alla crisi energetica. Gli albori dell’ora legale risalgono però a Benjamin Franklin nel 1784 e a distanza di oltre 100 anni fu ripresa e attuata da William Willet in Gran Bretagna.
2) Risparmio di energia: una seconda curiosità riguarda il risparmio d’energia ed è stabilito che il mese con maggior convenienza è aprile, con una percentuale compresa tra il 20 e il 25% di riduzione dei normali consumi energetici.
3) Vantaggio ecologico: una terza curiosità deriva dalle registrazioni di un calo da parte dell’emissione di CO2 sul pianeta, garantendo una diminuzione di inquinamento.
4) L’ora preferita: come quarta curiosità si registra che da parte degli italiani ci sia una preferenza verso l’ora legale rispetto all’ora solare, poiché non viene apprezzato il continuo cambio due volte all’anno, che genera difficoltà di abitudine (si stima che un bambino sotto i 10 anni impieghi almeno 3 settimane ad adattarsi ai nuovi ritmi).
5) Un curioso problema: come quinta curiosità si espone l’unica problematica riguardante i consumi dato che durante il periodo in cui è in vigore l’ora legale i climatizzatori sono sottoposti ad un impiego maggiore, ma il saldo energetico pende comunque a favore del risparmio, anche se l’Università della California afferma il contrario.
Maltempo, ora solare e disturbi dell’umore
E’ arrivato l’autunno, e nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ci sarà anche il passaggio dall’ora legale le giornate si accorceranno e farà buio prima. Il maltempo, la pioggia, e soprattutto la diminuzione delle ore di luce possono avere degli effetti importanti anche sull’umore e sull’equilibrio psicofisico.
I cambi di stagione influenzano lo stato d’animo e il tono dell’umore, essenzialmente a causa della diminuzione dell’esposizione alla luce solare, quindi soprattutto nel passaggio dai mesi estivi all’autunno o nel cambio dell’ora, come nel caso dell’ora solare. Questo perché la luce solare va ad agire sui processi neurobiologici come il ritmo sonno-veglia e su alcuni neurotrasmettitori fondamentali per la stabilizzazione dell’umore come la serotonina. ILil tono dell’umore può essere negativamente influenzato proprio dalla riduzione dell’esposizione alla luce solare, spesso in maniera lieve: possono esserci malesseri come apatia, maggiore irritabilità, mancanza di voglia di uscire, aumento eccessivo dell’appetito. In alcuni casi però si può arrivare a un disturbo depressivo vero e proprio, chiamato “disturbo affettivo stagionale” o “depressione stagionale.
Quali sono i campanelli d’allarme della depressione stagionale?
Solitamente, la comparsa dei sintomi coincide con l’arrivo dell’autunno, ma chiaramente ogni persona vive questi mesi in maniera diversa. C’è anche chi manifesta questi sintomi a gennaio, ad esempio, ma è importante sottolineare che ogni persona li manifesta sempre nello stesso periodo, ogni anno. Ciò capita sia a chi ha dei semplici sintomi sotto-soglia, non significativi per diagnosticare un disturbo, sia per chi invece soffre di un disturbo depressivo”.
È importante adottare dei piccoli accorgimenti nello stile di vita. Proprio perché la luce contribuisce in maniera importante al nostro umore, è bene sfruttarla, soprattutto nelle giornate di sole, cercando di uscire di più, facendo una passeggiata. Tutte attività che possono essere fonte di piacere, in modo da non rafforzare quella tendenza all’isolamento che questo disturbo può portare. Allo stesso modo, è importante consumare più frutta e verdura, idratarsi a sufficienza ed evitare un eccessivo consumo di carboidrati. Quando invece i sintomi sono più seri e possono essere inquadrati in una depressione stagionale bisogna intervenire, come in tutti i disturbi depressivi, con la psicoterapia e se necessario con i farmaci. In più, si aggiunge la ‘fototerapia’: tramite una luce artificiale viene simulata l’esposizione alla luce naturale, benefica per l’umore.