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Terra in overshoot: con agosto esaurite le risorse naturali annuali

Con l’inizio del mese di agosto, il nostro pianeta ha esaurito le sue risorse naturali annuali (overshoot), mentre a livello globale si sprecano oltre un miliardo di pasti al giorno, con conseguenze economiche e ambientali legate all’eccessivo consumo energetico e alla gestione dei rifiuti. Lo rimarca Coldiretti Como Lecco sui dati del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep). Già dal 1° agosto scorso, l’umanità è entrata in una fase di deficit ecologico, avendo già consumato tutte le risorse disponibili per l’anno. Paradossalmente, a questa scarsità di risorse si contrappone un inaccettabile livello di spreco.

Secondo l’ultimo rapporto Unep, nel mondo sono stati prodotti 1,05 miliardi di tonnellate di rifiuti alimentari, pari a 132 chilogrammi pro capite, che rappresentano quasi un quinto del cibo disponibile per i consumatori. Di questi, circa il 60% è attribuibile alle abitazioni, il 28% alla ristorazione e il 12% al commercio al dettaglio. Contemporaneamente, 735 milioni di persone soffrono la fame e un terzo della popolazione mondiale affronta l’insicurezza alimentare, come riportato da Unep. Coldiretti sottolinea che il vero problema risiede nella distribuzione delle risorse alimentari e negli squilibri causati dal declino dei sistemi alimentari locali basati sull’agricoltura familiare, che necessitano di essere sostenuti e rilanciati. In molti Paesi, tali sistemi non riescono più a produrre e distribuire cibo sufficiente per nutrire una popolazione globale in crescita, soddisfare le esigenze nutrizionali, garantire un accesso equo e operare in modo sostenibile.

Per combattere la fame e l’insicurezza alimentare, è nata la World Farmers Markets Coalition, una rete di mercati contadini promossa da Campagna Amica e Coldiretti. Questa coalizione, creata tre anni fa con il coinvolgimento di sette associazioni su vari continenti, oggi include oltre settanta organizzazioni rappresentative di 60 Paesi, 20.000 mercati, 200.000 famiglie agricole e oltre 300 milioni di consumatori. L’obiettivo è continuare a far crescere un network che promuova uno sviluppo economico, ambientale e sociale sostenibile attraverso la filiera corta, il supporto all’agricoltura familiare, la promozione del cibo locale e l’emancipazione degli agricoltori, con particolare attenzione a donne e giovani.

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