I carabinieri della compagnia di Chiari, allertati da una chiamata giunta al 112 arrivano giusto in tempo per salvare due vite. Quella di un uomo sulla quarantina e della sua bambina di sei anni destinati a morire attraverso le esalazioni del gas di scarico di un’autovettura. . È successo in una villa in Franciacorta. I militari si attaccano al campanello, cercano uno spiraglio nel muro di cinta per capire il motivo del silenzio e, non appena lo trovano, lo scavalcano. In mezzo al cortile della villa c’è un fuoristrada acceso, con un tubo di gomma che parte dallo scarico e arriva fino all’abitacolo. Il fumo all’interno ha come opacizzato i vetri. Segnale inequivocabile davanti al quale i carabinieri non esitano e si gettano sull’auto. Riescono ad abbassare un finestrino, ad aprire l’abitacolo. Aperta l’auto satura di gas, portano in salvo la bimba, ma uno si accorge che tra le gambe del padre c’è una pistola. Gli si avventa contro e riesce a disamarlo prima che porti a termine il suo gesto
La bambina viene affidata alle cure dei sanitari, caricata su un mezzo di soccorso e portata in ospedale per le cure. Ha respirato gas di scarico. Il suo è un principio di intossicazione. È sotto choc per il trambusto, ma fisicamente sta bene. In ospedale c’è anche suo papà. Anche l’uomo è in condizioni fisiche accettabili; per lui l’accusa di tentato omicidio, sequestro di persona e porto abusivo dell’arma.