C’è un’altra gatta da pelare per la linea ferroviaria Brescia iseo – Edolo. Dopo oltre un anno di chiusura della tratta Breno Cedegolo della ferrovia dopo l’alluvione del 27 luglio 2021 di Niardo quando la linea fu completamente invasa dai detriti del fango e riaperta dopo oltre un anno il 6 agosto scorso, una nuova tegola si è abbattuta sulla linea della Brescia Iseo Edolo. La linea è infatti chiusa nella tratta Marone Pisogne dal giorno in cui un camion sbandando il 21 settembre scorso è volato nella scarpata finendo sulla ferrovia. Da allora Trenord, ha dovuto gestire i servizi della linea praticamente divisa a metà provvedendo a sostituire con autobus i treni nella tratta interrotta di circa 10 km. Ciò ha provocato rallentamenti e ritardi nelle corse dei treni e disagi per i passeggeri dati gli interscambi treno-autobus obbligatori. Si pensava che bastasse la rimozione dei detriti per riattivare la linea invece la caduta a provocato la caduta di 3 blocchi di parete che ora vanno ripristinati.
Purtroppo però secondo i rumors aziendali la durata dei lavori di ricostruzione si prevede molto lunga. Maggio 2024 è la data che si ipotizza per il ripristino della linea, “Una vera doccia fredda per i pendolari che saranno costretti a subire ancora per sette mesi gli effetti negativi della complessa e inagevole gestione dell’interruzione”. _ afferma Dario Ballotta Presidente Lagambiente basso Sebino –
Ma i problemi per gli utenti della linea non finiscono qui. L’interruzione ha provocato la carenza di un numero ridotto di convogli a nord di Pisogne a causa dell’interruzione. Con la linea ferroviaria tagliata a metà sono rimasti solo 4 treni 2 Stadler e 2 Ale 668 a nord. Sulla linea a sud sono invece disponibili 7 treni 2 Automotrici 668 e 5 Stadler. I 4 treni se possono essere riforniti di carburante senza problemi a Edolo hanno però la scadenza di essere fatta solo nell’officina d’Iseo. Pertanto questi treni non potranno essere sottoposti alla manutenzione necessaria per poter circolare con i previsti standard di sicurezza.
Se Trenord non troverà un rimedio – contInua il Presidente di legambiente – tutti i treni a dicembre verranno sostituiti con autobus già in partenza da Edolo aumentando i tempi di percorrenza ed i già numerosi disagi per i pendolari che ancora coraggiosamente insistono a prendere il treno. Anzichè lanciarsi in avventurosi, dispersivi e costosi progetti come quello del treno ad idrogeno sarebbe meglio che FNM e Trenord concentrassero tutte le loro forze aziendali nella gestione, manutenzione ed efficientamento di una linea già di per se complicata e pericolosa da gestire”.