La mostra “Daniele Salvalai, Squarto” sarà inaugurata sabato 21 maggio alle ore 17,30, presso la Sala dei concerti della Galleria dell’Accademia Tadini.
La grande installazione, presentata a Milano presso il Museo Studio Francesco Messina nel maggio 2015, trova negli ambienti della Galleria dell’Accademia Tadini una nuova articolazione e una nuova possibilità di lettura.
Al visitatore è richiesto di percorrere un cammino che parte dalla brutale evidenza di Squarto, grande scultura in ferro che rappresenta fedelmente la carcassa di un bue macellato, esposto nell’atrio; si prosegue poi attraverso l’Altare, installazione in ferro, legno e terra cotta e cruda, presentata nello spazio della Cappella, per approdare infine alla grande stampa monotipo Oltre la materia, visibile in Biblioteca. In quell’ambiente sono esposti, insieme alle Carni – scultura in terra cruda, terra cotta trattate con ossidi – alcuni studi preparatori importanti per capire la genesi dell’opera e il suo referente naturalistico.
Con questa scultura monumentale Daniele Salvalai si ricollega ad una tradizione pittorica che risale a Rembrandt e che – attraverso l’esposizione del corpo macellato – ci porta ad interrogarci sul problema delle vittime. Il complesso equilibrio tra la volontà di riprodurre le forme naturali e la scelta di materiali – il ferro, la terra – conferiscono all’opera un grande valore artistico nel dibattito sulla funzione della scultura.
Interverranno all’inaugurazione, insieme all’artista, Marco Albertario, direttore dell’Accademia Tadini di Lovere, Maria Fratelli, direttore del Museo Studio Francesco Messina di Milano – che presenterà il volume Daniele Salvalai. Squarto. Carne da macello, edito nella collana “I Giovani Maestri” da lei curata – e Sabino Maria Frassà, direttore artistico Cramum e Segretario Generale Fondazione Giorgio Pardi.
La mostra sarà visitabile dal 21 maggio al 3 luglio, con i seguenti orari: da martedì a sabato 15.00 – 19.00; domenica e festivi 10.00 – 12.00; 15.00 – 19.00.